Ancona-Osimo

Vitali e Paladino ad Ancona

Negli spazi esterni della Mole Vanvitelliana arriveranno due opere d'eccezione: "Sbarco" di Velasco Vitali e "Cavallo" di Mimmo Paladino

Conferenza stampa di presentazione delle opere di Vitali e Paladino che saranno ospitate alla Mole Vanvitelliana

ANCONA – Velasco Vitali e Mimmo Paladino sbarcano negli spazi esterni della Mole Vanvitelliana con due opere d’eccezione. “Sbarco” (15 metri di lunghezza) di Velasco Vitali occuperà una sezione della Corte della Mole, mentre il “Cavallo” (altezza 4 metri) di Mimmo Paladino, sarà issato sul marciaronda del monumento e sarà visibile da gran parte dei punti di vista cittadini.

“Sbarco” di Vitali arriverà ad Ancona lunedì notte (20 febbraio) e l’opera sarà montata martedì, mentre il 23 marzo ci sarà un incontro con l’artista aperto al pubblico e si parlerà del progetto e della scultura. “Cavallo”, sarà installata il 18 marzo, salvo complicazioni meteorologiche. Quest’opera deve infatti essere trasportato via mare e issato dalla barca. Successivamente si organizzerà un incontro con l’artista, ancora da definire.

“Sbarco” di Velasco Vitali

Queste due opere arrivano perché gli artisti sono convinti della validità del progetto Mole e considerano importante mettere a disposizione il loro lavoro per un periodo più lungo rispetto ai consueti tempi di un’esposizione. D’altro canto, queste due opere affiancheranno l’intervento permanente di Enzo Cucchi al porto antico, anch’esso compreso all’interno del progetto del Comune di Ancona e della Fondazione Cariverona, con l’apporto in questo caso di un terzo terzo partner, ovvero l’Autorità Portuale.

Tutto questo è stato possibile grazie ad un rapporto coltivato con gli artisti e sono stati coinvolti nel progetto molti attori del territorio, a dimostrazione che l’arte è un momento di aggregazione di un’intera comunità lavorativa. In particolare, il progetto “Mole. Materia dell’uomo”, voluto da Comune e Fondazione Cariverona, vede la regia del Fondo Mole Vanvitelliana. L’Ufficio Patrimonio del Comune, con l’ingegner Massimo Conti, ha fornito assistenza al progetto d’installazione dell’architetto Andrea Mangialardo. Ma sono stati fondamentali gli apporti di imprese locali come la GMG Vitali, che si è occupata del restauro del cavallo e della sua preparazione alla posa in opera, come la Caparol, che ha deciso di sostenere l’iniziativa offrendo la verniciatura del cavallo su indicazioni dell’artista, come anche Lucesole che si occupa dei trasporti estremamente complessi e delicati delle opere e del loro posizionamento.

“Cavallo” di Mimmo Paladino

DOMENICO PALADINO – Nasce a Paduli, in provincia di Benevento, nel 1948 e lavora oggi tra la sua terra di origine e Roma. E’ tra i principali esponenti della transavanguardia, movimento che individua un ritorno alla pittura, dopo le varie correnti concettuali sviluppatesi negli anni Settanta. Nel 1980 arriva al successo internazionale, e dalla metà degli anni Ottanta partecipa a momenti espositivi che lo vedono assoluto protagonista della scena internazionale: la Biennale di Venezia (1988), le personali Europa oggi e Materialmente, la grande mostra antologica di grafica a Gijon (Spagna, 1994). Paladino è il primo artista contemporaneo a esporre in Cina, alla Galleria Nazionale delle Belle Arti di Pechino (1994). Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York.

VELASCO VITALI – nasce a Bellano nel 1960. Nel 1983 vince il premio San Fedele Incisione Giovani e l’anno successivo Giovanni Testori lo invita alla Rotonda della Besana di Milano per la mostra Artisti e Scrittori. Realizza la personale Isolitudine con Ferdinando Scianna nel 2000 e Mixtura con Franco Battiato nel 2003. Alla fine degli anni Novanta è invitato alla Quadriennale di Roma. Nel 2004 Electa pubblica Velasco 20, una monografia sui suoi primi venti anni di lavoro. Nel 2005 sue opere entrano a far parte della permanente del MACRO di Roma e nel 2011 è invitato alla Biennale di Venezia. Sbarco viene allestito dal 2010 a Pietrasanta, in Piazza Duomo e a Milano, a Palazzo Reale: è l’inizio di un percorso di riflessione sulla precarietà e sulla clandestinità. Nel febbraio 2015 è invitato alla Berlinale come come produttore e protagonista del film documentario “Il gesto delle mani” di Francesco Clerici, vincitore del premio della critica internazionale FIPRESCI e presente in numerosi festival internazionali.