Ancona-Osimo

Vittime del dovere, in consiglio regionale ok alla legge che rafforza le misure di sostegno: Staffolo come punto di riferimento

Via libera unanime al testo unificato della Pdl regionale che rafforza le misure di sostegno nei confronti delle vittime del dovere e dei loro famigliari. Staffolo diventa punto di riferimento per le vittime del terrorismo

Il muro commemorativo a Staffolo

ANCONA – È stata approvata all’unanimità nell’Aula del Consiglio regionale marchigiano la legge “Interventi a sostegno delle vittime del dovere e individuazione del Comune di Staffolo come riferimento regionale per la memoria delle vittime del terrorismo”. Ad ottenere il via libera è stato il testo unificato, sintesi di tre proposte di legge, una ad iniziativa dei consiglieri di maggioranza (primo firmatario Marco Ausili – FdI), una a firma delle consigliere Marta Ruggeri (M5s) e Simona Lupini (Misto) e l’altra del consigliere Dino Latini (Udc) per l’individuazione del Comune di Staffolo come riferimento regionale per la memoria delle vittime del terrorismo.

Con la normativa la Regione riconosce l’alto valore civile e morale dei caduti nell’adempimento del proprio dovere delle forze armate e forze dell’ordine, residenti o prestanti servizio nelle Marche, e rafforza le misure di assistenza e sostegno sia in loro favore che dei loro familiari (coniuge, figli, genitori). Nel dettaglio sono previste agevolazioni per le prestazioni sanitarie e farmaceutiche, borse di studio dalla scuola primaria ai corsi universitari. Le risorse a disposizione ammontano a 40mila euro per il 2022, 20mila euro per l’assistenza e il sostegno in favore dei sopravvissuti e dei loro famigliari e gli ltri 20mila euro per l’istituzione di una giornata celebrativa.

Il Comune di Staffolo, dove nacque Domenico Ricci, appuntato dei Carabinieri, autista della scorta della scorta di Aldo Moro, ucciso durante il rapimento dell’allora presidente della Dc, viene individuato quale riferimento regionale delle vittime del terrorismo. Una scelta, quella del piccolo comune dell’entroterra anconetano, per la presenza del monumento “Noi ricordiamo” e del “Muro della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi” in cui sono stati cristallizzati uno ad uno i nomi di 381 vittime del terrorismo.

«Ancora un grande segno di attenzione da parte della maggioranza, ma anche di tutto il Consiglio regionale delle Marche, per i marchigiani vittime del dovere e i loro familiari» hanno fatto notare i consiglieri del gruppo di Fratelli d’Italia Marco Ausili e Nicola Baiocchi. «Un passo importante – ha detto Ausili – che ha visto, dopo la presentazione della mia Pdl, altre due proposte, unificate nel testo appena approvato. Ringrazio tutti i consiglieri regionali e, in modo particolare, l’Associazione Fervicredo, attraverso il presidente nazionale Mirko Schio, e il segretario regionale Paolo Petracca, con la quale ho collaborato per la stesura del testo iniziale. Sono partito dall’obiettivo di rinnovare e corroborare il riconoscimento della Regione Marche nei confronti delle vittime del dovere. Un segno di gratitudine che l’intera comunità marchigiana intende esprimere per quanti sono caduti nell’adempimento del dovere, conservandone ed esaltandone la memoria». Un provvedimento che secondo il consigliere rende «giusto merito a tutti questi marchigiani di cui dobbiamo andare fieri ed orgogliosi».

Marta Ruggeri, capogruppo Movimento 5 Stelle

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri nel suo intervento ha sottolineato l’apporto del Movimento 5 Stelle che ha permesso di «sanare una grave discriminazione» riferendosi all’inclusione delle polizie locali, non considerato dalla legge statale sugli interventi a sostegno delle vittime del dovere, nella legge regionale.
«La Pdl – ha fatto notare Ruggeri, relatrice di minoranza – è stata integrata da una mia proposta, che sana una sperequazione intollerabile, a maggior ragione perché si tratta di iniziative per onorare sia i servitori dello Stato caduti nell’adempimento del dovere sia la memoria delle vittime del terrorismo. Se non fosse intervenuto il correttivo, sarebbero state escluse da indennità e agevolazioni le famiglie degli agenti di polizia locale». «Sono molto contenta – ha concluso – che il consiglio regionale abbia approvato all’unanimità la proposta di legge, modesto riconoscimento di un merito civico altissimo: quello di coloro che hanno protetto la comunità fino al sacrificio estremo».