Su Rai 2 dopo essersi esibito per le strade di Ancona: Vittorio Veccia in tv col suo handpan. Lo strumento che lo accompagna ormai da diversi anni l’ha seguito persino a Roma, dove ha registrato per la trasmissione ˈE viva il videoboxˈ.
Il format televisivo va in onda dopo ˈViva Rai Radio 2ˈ, condotto dal comico Rosario Fiorello: «È stata una bellissima esperienza – fa sapere il musicista, che suona già il pianoforte e le percussioni – Mi hanno fatto esibire nel quartiere Prati. Di solito, quando suono, ho sempre l’ansia e sono abbastanza teso, lo sento dalla rigidità delle mani. Ma in quell’occasione ero a mio agio, nonostante ci fossero le telecamere, a cui non ero affatto abituato».
Veccia, anconetano, classe ’99, si è laureato all’Università politecnica delle Marche: «Dopo il liceo classico Rinaldini, ho deciso di intraprendere economia e commercio. Le scuole medie? Ho fatto le Donatello, indirizzo musicale». Poi, a 13 anni, la folgorazione, proprio in televisione.
«Ho visto in tv un ragazzo che suonava uno strano strumento. Cominciai a cercare cosa fosse e scoprii che si trattava dell’handpan. Quel ragazzo – prosegue – lo incontrai casualmente, qualche anno dopo, in un ristorante di Marcelli. Io allora avevo 15 anni e gli chiesi qualche consiglio. Lui me ne diede e io continuai ad approfondire l’handpan».
Vittorio viene spesso ingaggiato per suonare nei vari mercatini della sua città, Ancona, o in occasione degli eventi che vengono organizzati in centro. Già dj, nel 2022 è stato uno dei concorrenti di Grecia’s got talent, lo show ellenico trasmesso sul canale Ant1, «una delle più importanti reti tv greche».
Da qualche tempo, Veccia ha lasciato la sua casa di Posatora (un quartiere del capoluogo) per trasferirsi a Roma: «Nella capitale, ci sono più opportunità per me, ma non so quanto rimarrò. Una mattina – fa sapere – ho visto il programma di Rai 2 in televisione e ho deciso di contattare la redazione per propormi. Hanno subito risposto dandomi appuntamento in Prati».
«L’handpan va maneggiato con cura. È uno strumento che non tutti conoscono ed è realizzato in ferro, o in acciaio inox. Emette suoni grazie a delle vibrazioni e va toccato con delicatezza. Il tocco manuale deve essere repentino e veloce, ma al contempo dolce».
«Suonare mi dà soddisfazione e da circa un anno ho iniziato a impartire lezioni. Qualche giorno fa, mi sono esibito in via dei Fori Imperiali, a Roma. Ma torno spesso a Sirolo, Marcelli, Porto Recanati e Ancona, soprattutto d’estate».