Ancona-Osimo

Viva Servizi, approvato il bilancio 2019. Ora investimenti per 20 milioni

Ricavi complessivi per oltre 68 milioni di euro. In calo i costi operativi con una flessione dell’1,4% sull’anno precedente. La presidente Chiara Sciascia: «La bolletta di Ancona è la più bassa tra tutte le province marchigiane»

Da sinistra, la presidente Chiara Sciascia e il direttore Moreno Clementi

ANCONA – Ricavi complessivi per oltre 68 milioni di euro. In calo i costi operativi con una flessione dell’1,4% sull’anno precedente. E investimenti sul 2020. I soci di Viva Servizi spa hanno approvato all’unanimità il bilancio 2019 della Società che gestisce il servizio idrico integrato in 43 comuni delle province di Ancona e Macerata. La presentazione e la votazione sono avvenute in teleconferenza nel rispetto delle norme per prevenire il contagio da covid-19.

Nella sua introduzione la presidente Chiara Sciascia ha condiviso con i soci le azioni messe in campo dalla Società. «Anche in questo periodo così complesso di gestione dell’emergenza sanitaria abbiamo inteso essere concretamente vicini agli utenti, ai fornitori, ai lavoratori e, complessivamente, a tutto il territorio».

Riguardo alle possibili difficoltà delle famiglie nel fare quadrare i propri bilanci dopo il lockdown, Sciascia evidenzia che già l’anno scorso – su un consumo preso a riferimento di 150 metri cubi annui – la bollettà di Viva Servizi è costata 348 euro, contro un costo di 394 euro mediamente sostenuto per lo stesso consumo dai marchigiani residenti in uno dei comuni non gestiti da Viva Servizi.

I numeri
Al direttore Moreno Clementi è stato affidato il compito di illustrare i dati di bilancio. «I ricavi complessivi per oltre 68 milioni di euro sono stati raggiunti con un contributo abbastanza contenuto da parte degli utenti, a cui sono state applicate tariffe (approvate dalla competente Autorità d’Ambito) mediamente cresciute dello 0,45% rispetto al 2018» – ha detto Clementi. Il dato medio di incremento nelle altre province delle Marche è del 2,9%.

«I costi operativi hanno fatto registrare una flessione dell’1,4% sull’anno precedente e l’utile netto di esercizio ha superato i 7,6 milioni di euro (11,2% del fatturato) consentendo, insieme agli ammortamenti degli investimenti in produzione, di autofinanziare al 100%, senza quindi ulteriori richieste alleanche, i 21,6 milioni di euro di investimenti realizzati su tutto il territorio servito».

«Nonostante gli incassi dilazionati nel tempo per la concessione di termini di scadenza delle bollette più lunghi di quelli ordinari, nonostante il ridotto flusso finanziario atteso dall’attività di recupero crediti sospesa per tutto il periodo del lockdown, nonostante la volontà della Società di essere vicina ai propri clienti in difficoltà, concordando rateizzazioni più flessibili rispetto a quelle concedibili “nella normalità” Viva Servizi punta a realizzare anche in questo tempo straordinario, oltre 20,5 milioni di euro di investimenti, per dare il suo contributo alla rinascita del suo territorio e del nostro paese, nella convinzione che non ci può essere ripresa e ripartenza che non partano da un concreto sostegno all’occupazione» – hanno concluso i vertici societari.