ANCONA – Al via una nuova stagione per Viva Servizi che guarda al futuro con rinnovato entusiasmo. L’assemblea per l’approvazione del bilancio di previsione 2024 è stata l’occasione per fare la fotografia della vita recente della società, il momento attuale e le prospettive future.
L’azienda era stata negli ultimi anni indicata come soggetto deputato ad ampliare i propri servizi includendo anche il comparto ambiente prima del definitivo accantonamento della progettualità.
Nelle more di un percorso che avrebbe portato a raddoppiare il fatturato dell’azienda da 80 a 150 milioni circa e a triplicare il numero dei dipendenti da 350 a circa 1.000 si è reso necessario rinviare alcune decisioni anche in termini di integrazione delle risorse umane.
Sul tavolo però incombe la conclusione della convenzione trentennale per l’affidamento del servizio idrico integrato fissato da qui a 10 anni circa, al 1 luglio 2033, e il fabbisogno incrementale rispetto agli investimenti ordinari per la rinnovata complessità nella gestione del servizio idrico integrato.
A questi ingenti investimenti si aggiunge il progetto di oltre 37milioni per la digitalizzazione di cui 14 milioni giunti mediante fondi PNRR ma 23 milioni a carico dell’azienda, che consentirà di ridurre le perdite entro il 2026 al 23%. Nel dibattito con i sindaci resta il tema del leggero aumento della tariffa (7% circa) che preoccupa gli amministratori dei comuni per l’impatto sui cittadini.
Nel 2024 la pianta organica di Viva Servizi salirà a 385 unità introducendo 28 nuove risorse in parte per sostituire i colleghi andati in pensione e in parte per colmare le deficienze evidenziatesi in questi anni, introducendo anche 9 risorse a tempo determinato dedicate esclusivamente al progetto di digitalizzazione. Nel 2024 inoltre verrà realizzato l’articolato progetto che sarà proposto all’Assemblea Ato e poi ad Arera di proroga della convenzione trentennale in essere come già accaduto in altri due casi in italia. Il bilancio di previsione individua ricavi che sfioreranno gli 82 milioni e il cui incremento di oltre 4 milioni sarà assorbito dagli ammortamenti