ANCONA – Viva Servizi che gestisce il servizio idrico in 43 Comuni della provincia di Ancona e Macerata, sarà il soggetto attuatore del progetto di efficientamento, digitalizzazione, riduzione perdite rete idrica gestita da Viva Servizi Spa nei comuni di Ancona, Falconara, Senigallia, Jesi, Fabriano, Matelica, Sassoferrato, Esanatoglia, Cerreto D’Esi che si è aggiudicato un finanziamento con fondi del PNRR per 14,195 milioni di euro.
«Il progetto il cui soggetto proponente è l’Aato 2, prevede un investimento complessivo di 37,3 milioni di cui quasi la metà proverranno da risorse del Fondo Nazionale di Ripresa e Resilienza», dice Moreno Clementi, il direttore generale.
Dei 33 interventi finanziati in tutta Italia per complessivi 900 milioni di euro solo quello di Viva Servizi non solo è stato ammesso a finanziamento ma anche finanziato per le Marche.
«Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto – insiste il Direttore Generale – essendo stata riconosciuta la qualità della progettualità e la strategicità del lavoro che andremo a fare. Esso ci consentirà di poter destinare le risorse risparmiate per altri interventi inclusi nel Piano d’Ambito che prevede alla fine della Convenzione prevista per il 2030, investimenti per circa 425 milioni di euro complessivi». Il Piano degli Investimenti riguarda la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento, la manutenzione e rinnovamento delle reti di distribuzione di acqua potabile e delle reti fognarie, ed opere di collettamento e di depurazione finalizzate a raggiungere l’obiettivo di depurare gli agglomerati urbani sopra i 2.000 abitanti equivalenti.
«Nello specifico – spiega Clementi – il progetto finanziato include le reti idriche dei centri urbani principali serviti da Viva Servizi (Ancona-Falconara, Senigallia, Jesi e Fabriano) e quattro reti (Matelica, Sassoferrato, Cerreto d’Esi ed Esanatoglia) particolarmente critiche sia in termini di perdita e di rotture, sia perché affette da problemi di approvvigionamento nel periodo estivo, essendo spesso necessaria la fornitura mediante autobotti nei serbatoi più periferici».
Il numero totale di utenze attive ammonta a 147.963, per lo più domestiche. La lunghezza della rete di adduzione include un tratto dell’adduttrice principale di Gorgovivo che, a partire dal serbatoio di carico di Serra San Quirico, si sviluppa in direzione della costa, adducendo le acque della sorgente a ben 36 Comuni dell’Ato2 con popolazione totale di circa 345 mila abitanti, pari al 86% del totale.