Ancona-Osimo

La voce di Luca Violini e la chitarra di Seneca per San Francesco: «Da Ancona partì per l’Egitto»

L'attore e doppiatore di importanti documentari su Netflix, Rai e La7 in scena alla chiesa di San Francesco alle Scale con il chitarrista e compositore Giovanni Seneca

Da sinistra, Seneca e Violini (fonte Fb Violini)

ANCONA – Tutto pronto per la prima nazionale di «Francesco, l’uomo nuovo». Appuntamento martedì, 3 ottobre, alla chiesa San Francesco alle Scale, per la ricorrenza del Pio Transito di Francesco D’Assisi. Significativo il titolo completo dell’opera, «Francesco, l’uomo nuovo. Ovvero di come Fra Ugolino da Montegiorgio narra di lui».

Il progetto, che ha il patrocinio della Provincia Picena San Giacomo della Marca dei Frati Minori, nasce anche dalla volontà di produrre uno spettacolo di altissima valenza artistica sul santo di Assisi, in occasione del Centenario francescano 2023-2026. Il debutto ad Ancona ha per l’occasione il patrocinio dell’arcidiocesi Ancona-Osimo e la sovvenzione dell’assessorato comunale dorico alla cultura.

Una iniziativa fortemente voluta in considerazione del fatto che San Francesco giunse in città col fine di imbarcarsi per l’Egitto. Un viaggio motivato dalla volontà di portare parole di pace in una terra funestata dalle lotte tra cristiani e musulmani. Lo spettacolo nasce da un’idea dell’attore e doppiatore anconetano Luca Violini e Leopoldo Rossano.

Luca Violini

Emblematici i testi di Paolo Logli, con Giovanni Seneca alla chitarra in un’atmosfera fatta di suoni e luci (Riccardo Vitali). Martedì, oltre alle autorità civili, ci sarà persino il vescovo della diocesi Ancona Osimo, monsignor Angelo Spina.

Lo spettacolo del 3 ottobre sarà preceduto da una breve introduzione alle Marche Francescane a cura di Diego Mecenero, giornalista, redattore e studioso del Santo di Assisi. Lo si intravvede, Francesco, nelle parole di Fra Ugolino da Montegiorgio, quello che si è assunto il compito, molti decenni dopo la predicazione del poverello di Assisi, di raccontarne la storia attraverso una minuziosa raccolta di tutti i detti e i racconti che su di lui si ripetevano oralmente, come è tipico nella nascita di qualsiasi agiografia.

Il lavoro di Ugolino, francescano lui stesso, anche se non conobbe mai il Santo, perché visse quasi un secolo dopo, è arrivato fino a noi con il nome de ˈI Fioretti di San Francescoˈ, e ci consegna l’immagine di un Santo realmente rivoluzionario, perché completamente proteso al cielo e alla fede, disinteressato al potere e al denaro, i principi di questo mondo, ma contemporaneamente ardentemente innamorato del creato e della natura.

L’Ugolino parlerà nel monologo attraverso la splendida voce di Luca Violini, che ha curato – tra l’altro – il doppiaggio per diverse serie Mediaset e per tanti cartoni animati.

Ed è una lettura portata ai massimi livelli, la sua, in cui si amalgamano la tecnica di una sublime recitazione teatrale all’arte del doppiaggio. E proprio qui, nel doppiaggio, Violini è una delle più importanti e note voci del panorama documentaristico, pubblicitario, televisivo e radiofonico nazionale.

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Giovanni Seneca

In qualità di speaker è la voce sponsor de La7, e dei canali Blaze Tv, Cielo, Disney +, Dmax, Dove Tv, Focus, Food Network, Fox Life, History Channel, Istituto Luce, Lei, Leonardo, Marco Polo, Nove, Amazon Prime Video, Mediaset, National Geographic, National Geographic Wild, Netflix, Rai, Real Time, Sky arte, Sky Atlantic, Sky on demande, Sky uno, Top Crime, per la realizzazione di trailers, comunicati, documentari, reality, speaker sponsor e promo.  

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Accanto a lui, lo dicevamo, Giovanni Seneca, reduce dalla direzione artistica dell’Adriatico Mediterraneo festival, che ha segnato incredibili traguardi anche quest’anno, con la partecipazione di Enzo Gragnaniello, i Kalàscima e Ginevra Di Marco.

Seneca, compositore napoletano (ma anconetano d’adozione), dopo aver conseguito con lode il diploma al conservatorio Rossini di Pesaro, si è esibito nelle maggiori città e teatri italiani. Ha vissuto 6 anni in Francia, a Parigi, dove si è specializzato all’Ecole Normale de Musique e al conservatorio Ravel. La sua ricerca musicale è rivolta a fondere elementi provenienti dalla musica classica in un linguaggio popolare. In questa direzione l’utilizzo di diverse chitarre, in particolare quella battente, permette di esplorare timbri e colori che aiutano a sottolineare e accompagnare questo percorso estetico. Ha realizzato produzioni in vari ambiti scrivendo e interpretando canzoni, brani solistici, cameristici e orchestrali.