Ancona-Osimo

Web Economy, crescono le imprese digitali nelle Marche

Delle 3.131 aziende del settore della regione, 926 sono in provincia di Ancona, 623 in quella di Pesaro-Urbino. L'analisi di Confartigianato

Il segretario generale di Confartigianato imprese Ancona- Pesaro e Urbino Marco Pierpaoli

ANCONA – Le piccole imprese sono sempre più digitali. Nella “web economy” lavorano 3.131 imprese marchigiane aumentate negli ultimi tre anni dell’ 11,5% contro una media italiana del 9,1%. Numeri che crescono soprattutto per soddisfare la domanda di servizi internet, portali web, software e commercio elettronico.

Delle 3.131 imprese digitali della nostra regione ( cresciute nel corso del 2018 del 2,3%), 926 sono in provincia di Ancona, 623 a Pesaro-Urbino. L’analisi dell’ufficio studi di Confartigianato mette in evidenza che delle oltre 3mila imprese digitali, 476 sono artigiane, pari al 15,2%, quota superiore alla media nazionale (8,3%). L’artigianato digitale nelle Marche rispetto al 2015 osserva una crescita dell’8,7% (+3,5% in Italia).

Uno sviluppo, sottolinea il Segretario generale di Confartigianato imprese Ancona- Pesaro e Urbino Marco Pierpaoli «che si scontra con i problemi infrastrutturali del Paese. Secondo Confartigianato, infatti, le imprese italiane connesse alla banda ultra larga sfiorano il 27% cento, mentre nell’Unione Europea si supera il 40%. Un gap che si riflette sull’attività commerciale delle aziende: infatti, da noi la quota di piccoli imprenditori che vende i prodotti on line si ferma al 9,4% mentre in Europa si supera il 15%».

Per correre nell’economia digitale servono competenze specifiche: una sfida raccolta dal 14% delle piccole imprese che nel 2018 hanno realizzato corsi di formazione Ict per i propri collaboratori. Ma quasi un terzo dei piccoli imprenditori continua a denunciare difficoltà di reperimento di manodopera specializzata in tecnologie 4.0 e con capacità matematiche e informatiche.

Secondo Confartigianato, le piccole imprese italiane hanno varcato le frontiere dell’innovazione anche per quanto riguarda la robotica. Sono, infatti, circa 9.500 i piccoli imprenditori italiani che utilizzano i robot nelle fasi di produzione. L’energia poi, in particolare nella produzione e gestione di fonti rinnovabili, è un altro settore dove cresce la presenza delle piccole imprese: da 3.600 aziende del 2009 siamo passati a 12.700 imprese a fine 2018.

«Le strategie più efficaci per l’evoluzione in digitale ma anche la formazione sono temi decisivi per il futuro, che vedono Confartigianato  – sottolinea il Segretario Generale Marco Pierpaoli – impegnata nel presagire il cambiamento e nel costruire percorsi di innovazione anche grazie al suo Digital innovation Hub che in un anno di attività ha già formato oltre 500 imprenditori».

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