ANCONA – Al via i controlli delle forze dell’ordine per contrastare l’ondata di degrado che ha colpito il centro città. Controlli serrati, in particolare in Piazza del Papa, in concomitanza dell’entrata in vigore dell’ordinanza comunale volta ad evitare gli abusi di alcol. Ma gli esercenti si sentono vittime di una misura troppo restrittiva che può mettere a rischio l’economia delle stesse imprese.
La task force
La Questura di Ancona ha diramato una nota in cui si annuncia che da domani (sabato 19 marzo) sarà «predisposto un servizio di ordine pubblico con una squadra interforze composta Polizia, Carabinieri e Polizia locale – si legge -. Della task forze farà parte anche personale della Squadra Amministrativa e di Sicurezza e della Squadra Mobile». Dunque il centro storico si prepara ad un weekend blindato per garantire il quieto vivere dei residenti. E alla monitoraggio delle forze dell’ordine si affianca l’ordinanza emanata dal sindaco Valeria Mancinelli che vieta lo stazionamento con bevande alcoliche da asporto su tutte le aree publiche del centro dalle 21 alle 7. Il divieto di somministrazione di bevande da asporto dopo la mezzanotte per i locali di Piazza del Papa e delle vie limitrofe con chiusura anticipata alle 2. E il divieto di stazionamento con bevande alcoliche da asporto al Piano per tutta la giornata. L’ordinanza resterà in vigore fino al 30 giugno.
Le reazioni
Gli operatori di Piazza del Papa si preparano al fine settimana all’insegna di un cambio di passo. Per tutti il divieto di vendere bevande da asporto dopo mezzanotte segna un duro colpo sul volume d’affari by night. Dunque non resta che trovare delle strategie per restare nei confini delle nuove restrizioni e contemporaneamente non subire un forte calo degli incassi. «Per forza di cose si dovrà giocare molto sulle turnazioni dei tavoli – spiega Dario Argenziano, titolare del Jet Set – il punto è, però, che non bisogna concentrarsi troppo sul problema. Ma provare a darci un piano risolutivo che abbia una visione a lungo raggio». Ovvero: «cercare di portare iniziative che incentivino la clientela ad arrivare prima – continua Argenziano – eventi che spingano l’affluenza a sfruttare di più e meglio gli orari dell’aperitivo e della cena». Il sindaco, inoltre, avrebbe paventato la disponibilità di concedere a tutte le attività uno spazio più ampio ai dehor, così da poter recuperare qualche tavolo. Ma tra gli operatori della piazza c’è anche chi non ha grosse metrature davanti al proprio locale, tanto da poter allestire un dehor che possa compensare l’ammanco dell’asporto. «Io ho pochi tavoli fuori dal mio locale – spiega Daniele Strati del bar Chapeau – dovrò chiedere all’amministrazione di concedermi un’area per poter allestire più sedute».