Secondo dati Cna, le Marche sono al terzo posto nazionale con 3.380 imprese (1,69%), dopo l’Emilia Romagna (3,61%) e la Toscana (2,37%). Nella regione il primato spetta alla provincia di Ancona con 1.206 imprese, seguita da Pesaro con 867, Macerata con 586, Ascoli con 396 e Fermo con 325. Nell’arco 2014-2017 nella provincia di Ancona hanno cessato 51 imprese rosa, il 4,06%. I dati sono del Comitato Impresa Donna Cna Ancona, le cui componenti sono appena rientrate dalla trasferta romana dove si è svolta l’assemblea elettiva nazionale del Cid.
«Le nostre imprese rosa – dichiara la presidente Cna Impresa Donna di Ancona Orietta Olivetti – sono tante, forti, aziende sane. Per sostenerle è necessario proprio puntare su una migliore politica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e quindi su politiche di welfare serie che sostengano la famiglia, il cui peso grava ancora troppo sulle spalle delle donne, rendendo loro difficile la possibilità di essere imprenditrici».
A livello nazionale il comparto con maggiore presenza femminile è il comparto benessere e sanità (parrucchiere, estetiste…) con 11.736 attività (30,68%), seguito dall’agro-alimentare con 7.484 (19,7%), e al terzo posto il tessile-abbigliamento con 4.323 (11,30%).
Nel confronto diretto fra province, a livello nazionale Ancona, con le sue 1.206 imprese al femminile, è 7° dopo Roma (1.756), Torino (1.616), Perugia (1520), Bologna (1.440), Modena (1.376), Firenze (1.298).
Sconfortante per i giovani, ma a dimostrazione della tenuta delle imprenditrici, il dato sull’età delle donne che fanno impresa: il 47,26% ha oltre 50 anni, il 32,93% un’età fra 41-50 anni, il 16,15% un’età fra 31-40 anni, il 3,63% fra 31-40 anni e solo lo 0,04% ha meno di 20 anni.