Ancona-Osimo

Women for Oncology Italy, lettera aperta a sostegno della professoressa Berardi della Clinica Oncologica di Torrette

I timori per il possibile sdoppiamento della Clinica Oncologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, diretta dalla professoressa Rossana Berardi

Rossana Berardi
La dottoressa Rossana Berardi

ANCONA – Una lettera aperta a firma dell’associazione Women for Oncology Italy in merito al possibile sdoppiamento della Clinica Oncologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, diretta dalla professoressa Rossana Berardi, presidente della medesima associazione. L’associazione, che riunisce circa mille oncologhe italiane, vuole offrire il proprio sostegno alla professoressa Berardi nei confronti del temuto, eventuale ‘sdoppiamento’ e pone «l’attenzione su ciò che è prioritario per un professionista dell’oncologia: l’interesse del paziente. Smembrare una realtà che segue egregiamente i suoi pazienti, come testimoniano loro stessi con il sostegno convinto che hanno espresso in centinaia insieme alla preoccupazione per la struttura e per i professionisti che vi lavorano, sarebbe un danno pesantissimo, attuato sulla pelle e sulle vite moltissime persone e famiglie». Di seguito, la lettera e le firmatarie.

Women for Oncology Italy, la lettera

«Abbiamo seguito in questi ultimi giorni, e continuiamo ancora a seguire, attraverso articoli sulla stampa e alla moltitudine di post pubblicati sui canali social, del possibile ‘sdoppiamento’ della Clinica Oncologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, diretta dalla professoressa Rossana Berardi. Siamo sollevate nell’apprendere che tale scelta sembrerebbe essere stata smentita dai vertici dell’Azienda, ci sentiamo tuttavia in dovere – quale Associazione che vive ed opera quotidianamente nel contesto dell’oncologia e che ha scelto la professoressa Berardi come sua presidentessa – di condividere con le massime cariche istituzionali delle Marche alcune riflessioni su questa vicenda, che fin da subito è apparsa priva di ogni logica, tanto più in un momento storico in cui le risorse in sanità sono davvero poche.

Sorvolando sulle dinamiche interne alla struttura e dissociandoci dalle illazioni fatte da terzi su possibili altri candidati ‘predestinati’ a gestire la Clinica, vorremmo porre principalmente l’attenzione su ciò che è prioritario per un professionista dell’oncologia: l’interesse del paziente. Smembrare una realtà che segue egregiamente i suoi pazienti, come testimoniano loro stessi con il sostegno convinto che hanno espresso in centinaia insieme alla preoccupazione per la struttura e per i professionisti che vi lavorano, sarebbe un danno pesantissimo, attuato sulla pelle e sulle vite moltissime persone e famiglie.

La vigorosa levata di scudi in difesa dell’Unità diretta dalla Professoressa Berardi ci ha molto colpite, ma non ci ha affatto stupite: Rossana Berardi è una professionista di straordinario calibro nel campo dell’oncologia medica, è Professore Ordinario all’Università Politecnica delle Marche e Direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica. Ha dimostrato, nel corso della sua carriera, un impegno e una dedizione senza pari verso la ricerca oncologica, l’insegnamento e la cura dei pazienti. L’abbiamo scelta come presidentessa della nostra Associazione, Women for Oncology, che riunisce oltre 1000 oncologhe italiane, per la enorme stima che abbiamo di lei ed oggi le esprimiamo il nostro più fervido supporto. E pur consapevoli che nella Regione Marche le sue caratteristiche di grande professionista siano ben note, ci sembra doveroso riportarle all’attenzione di chi di dovere sottolineando che l’Oncologia Medica di Ancona è nota per il suo nome in Italia e nel mondo da quando Berardi ne ha acquisito la direzione.

Qualsiasi smembramento o duplicazione rappresenterebbe un impoverimento della struttura ospedaliera e universitaria. Così come appare incomprensibile che si possa pensare per essa una direzione diversa da quella attuale, laddove la professoressa Berardi si distingue nel panorama dirigenziale non solamente per i numerosi ruoli di rilievo ricoperti, bensì anche per essere una ricercatrice e un’autrice prolifica, con 403 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali e nazionali, oltre 500 abstract presentati a congressi, e più di 30 capitoli di libri. Il suo H-index di 54, con oltre 10.000 citazioni, testimonia l’impatto significativo del suo lavoro scientifico. Inoltre, la professoressa Berardi è stata attivamente coinvolta in importanti progetti di ricerca clinica e traslazionale finanziati a livello nazionale ed internazionale ed è Principal Investigator di oltre 35 sperimentazioni cliniche all’anno.

È nota altresì la sua capacità di fund raising, avendo attratto fondi di ricerca clinica pari a quasi 3milioni di Euro e fondi per progetti e donazioni liberali pari a ulteriori 2milioni di Euro, che negli ultimi anni hanno consentito di sostenere la Clinica Oncologica, alimentando un circuito virtuoso di ricerca e di eccellenza a beneficio dell’Azienda Ospedaliero Universitaria. La sua dedizione alla formazione e alla divulgazione scientifica è evidente nel suo ruolo di docente e coordinatrice di numerosi corsi universitari e di specializzazione. Come professionista ha anche giocato un ruolo cruciale nel promuovere l’importanza della medicina di genere e della prevenzione oncologica a livello istituzionale nazionale e si è messa a disposizione della comunità scientifica ricoprendo ruoli istituzionali in AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ed ESMO (European Society for Medical Oncology), adoperandosi per la crescita professionale delle colleghe e dei colleghi.

Oltre ai suoi numerosi incarichi accademici e clinici, la professoressa Berardi è una fervente sostenitrice dei diritti dei pazienti oncologici, coopera con le associazioni di volontariato e di pazienti a livello regionale e nazionale ed ha promosso iniziative volte a migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici e delle loro famiglie, favorendo l’accesso a cure di qualità e supporto psicologico.

Ci chiediamo, davvero, come tutto questo possa in qualche modo passare in secondo piano rispetto ad esigenze, reali o presunte, di gestione o di possibili turn over. La nostra Associazione è nota per il supporto alle professioniste dell’oncologia riguardo alle tematiche di genere, che spesso penalizzano le donne della ricerca e della sanità italiana. Ma più ancora, la nostra mission è quella di supportare e valorizzare il merito, a prescindere dal genere. Dovrebbe essere una priorità anche di chi amministra la sanità pubblica. Nel caso della Clinica Oncologica dell’AOU delle Marche perseguire questo obiettivo sarebbe molto semplice: basta non smantellare ciò che funziona.

Il supporto di Women for Oncology alla professoressa Rossana Berardi e a tutto lo staff della Clinica Oncologica è totale.

Cordiali saluti»,

Marina Chiara Garassino

Presidente onorario e Fondatore di Women for Oncology

Full Professor University of Chicago

Direttore Oncologia Toracica

E il Direttivo di Women For Oncology Italy

Fabiana Cecere

Dirigente Medico SC Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Roma

Rita Chiari

Direttore UOC Oncologia AST Pesaro Urbino

Valentina Guarneri

Prof. Oncologia Medica, Università di Padova, Direttore Scuola Specializzazione Oncologia Medica, Direttore UOC Oncologia 2 IOV IRCCS Padova

Nicla La Verde

Direttore UOC Oncologica ASST Fatebenefratelli PO Luigi Sacco Milano

Laura Locati

Prof. Oncologia Medica Università di Pavia, Responsabile Oncologia Traslazionale IRCCS ICS Maugeri Pavia

Domenica Lorusso

Prof. Ostetricia e Ginecologia Università Humanitas di Rozzano (Milano), Responsabile del programma di Ginecologia Oncologica Humanitas San Pio X Milano

Erika Martinelli

Prof. Oncologia Medica Dipartimento di Medicina di Precisione Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli Napoli

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