ANCONA – Si chiama Pet Danger ed è una semplice e intuitiva applicazione scaricabile sul proprio smartphone. Il fine è quello di combattere il fenomeno delle polpette avvelenate, che in questi ultimi giorni sono state ritrovate qu e là, in due quartieri di Ancona.
Würstel con chiodi e viti d’acciaio all’interno sono stati infatti rinvenuti tra il Viale della Vittoria (zona distributore di benzina) e il quartiere di Brecce Bianche (tra una Chiesa e le scuole Rodari). Intanto, proseguono le indagini della polizia locale per tentare di risalire alla persona che semina esche in città.
Ma torniamo all’applicazione. Ad idearla, è stata l’anconetana Giulia Francalancia, social media manager 33enne ed esperta di web marketing. La progettazione dell’applicazione risale al gennaio scorso, con il lancio sul mercato per i dispositivi Android ed Apple.
«Sono 1500 i download su Apple e 1700 su Android – spiega l’ideatrice –. Si tratta di una smart app per segnalare bocconcini avvelenati, ma anche insetti pericolosi per gli animali domestici, tipo le processionarie. O, ancora, per mettere in guardia sulla presenza di forasacchi, pericolosi per i condotti uditivi degli amici a quattro zampe».
Che poi, questa applicazione è pensata per i cani, sì, ma andrebbe bene anche per tutti gli altri animali: dai canarini ai conigli. «Io ho pensato ai cani, perché ne ho uno, ma potrebbe funzionare per qualsiasi tipo di animale e per qualunque tipologia di problemi» – dice Giulia.
Nell’apposita sezione ˈAltroˈ, possono finire tutte le segnalazioni che non trovano rispondenza nelle categorie già presenti nell’app. Il dispositivo può funzionare in tutta Italia e addirittura in tutto il mondo, «ma non ho ancora attivato la possibilità di utilizzo globale» – precisa Francalancia. La maggior parte delle segnalazioni, fa sapere, si concentra nel territorio «dell’Emilia Romagna», ma l’app viene usata anche nelle Marche e ad Ancona.
Noi di Centropagina.it abbiamo fatto una simulazione di pericolo, creando un potenziale rischio nel centro di Ancona (segnalazione poi, ovviamente, rimossa). Nella foto a destra, ecco l’icona che compare sull’app.
Un sistema, questo, che funziona in base alle segnalazioni degli utenti, un modo per capire se in un determinato si può passeggiare tranquillamente o se, invece, bisogna prestare maggiore attenzione. «Accedendo all’app, si può vedere una mappa geo-localizzata ed è possibile notare pericoli nel raggio di due o tre chilometri». I simboli sono intuitivi, con cerchi verdi e rossi. «Si apre quindi un pop up con i pericoli nella zona di riferimento: cibo avvelenato, insetti come nel periodo delle processionarie, ma anche cani sciolti, liberi o che fuggono. In base al tipo di allerta c’è un’icona specifica».
L’utilizzo dell’applicazione è stato incoraggiato, nei mesi scorsi, persino dall’Anpana, l’associazione nazionale protezione animali natura e ambiente.