ASCOLI – L’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli Piceno si adegua alle linee ministeriali con l’aborto farmacologico fino a nove settimane. Una tema molto dibattuto, questo, che aveva sollevato negli ultimi mesi parecchie polemiche da parte della minoranza, visto che le mozioni presentate in occasione dei vari consigli comunali sono sempre state bocciate dalla maggioranza. Un risultato, comunque, che soddisfa soprattutto il centrosinistra.
Il commento
«Una grande vittoria per i diritti delle donne nelle Marche e del Piceno, frutto di anni di battaglie portate avanti da associazioni femministe, realtà politiche e sindacali. Ma anche da tante persone che credono in un aborto moderno e rispettoso della legge 194 – commenta il consigliere del Pd Francesco Ameli -. Finalmente, con il recepimento delle linee guida del Ministero del 2020, si supera il vecchio limite delle sette settimane. Questo rendeva l’accesso al metodo farmacologico quasi impossibile. Ora, le donne avranno più tempo per decidere, accedere ai servizi e esercitare un diritto garantito dalla legge. Anche se ad Ascoli la nostra proposta è stata bocciata dalla maggioranza di destra e dai finti civici – conclude Ameli -, la realtà dimostra che i diritti non si fermano di fronte al bigottismo politico».