ACQUASANTA TERME – Il 33% dei residenti di Acquasanta Terme è over 65, mentre la media regionale si ferma al 25,6%. Per questo ieri 25 giugno nel comune del cratere sismico del 2016 è stato inaugurato il primo dei cinque punti salute che l’Inrca aprirà sul territorio marchigiano per garantire una risposta al progressivo invecchiamento della popolazione. Un servizio importante considerato che il comune si trova nell’entroterra ascolano, lontano dagli ospedali. Presenti all’inaugurazione l’ascolano Guido Castelli, commissario straordinario del Governo alla Ricostruzione, l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, l’assessore regionale Andrea Maria Antonini e la parlamentare Giorgia Latini.
«Il Punto salute _ spiega l’Inrca in una nota stampa – permetterà una più efficace copertura territoriale per gli assistiti e garantirà una piena implementazione di una sanità di prossimità. Il progetto vede la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche».
Nel punto salute, oltre alla rilevazione dei parametri vitali come ossigeno, pressione arteriosa, temperatura corporea, potranno essere eseguiti elettrocardiogramma, spirometria, monitoraggio nelle 24 ore della pressione arteriosa, holter cardiaco e dermatoscopia. Le prestazioni verranno poi telerefertate a distanza dai medici specialisti delle strutture Inrca.
L’ambulatorio, allestito presso la Rsa Paggese di Acquasanta Terme, sarà attivo dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 13 ed il venerdì dalle 14 alle 19 e la prenotazione avverrà chiamando il numero telefonico 3398768170. «È un servizio che utilizza il digitale per rafforzare la medicina territoriale – ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli -. I punti salute rappresenteranno un riferimento reale per la popolazione: si punterà sulla prevenzione, sulla presa in carico dei pazienti anziani e cronici e si lavorerà sull’accessibilità dei servizi in collegamento con le strutture ospedaliere, per evitare ospedalizzazioni improprie, creando le condizioni essenziali per una sanità di prossimità».
«Un approccio reale e innovativo sul proprio territorio di riferimento, con semplificazione degli accessi e degli esiti diagnostici, insieme ad una considerevole riduzione delle liste d’attesa – ha sottolineato il direttore generale Inrca Maria Capalbo – Un progetto importante per lo sviluppo, l’implementazione e la disseminazione di nuovi modelli assistenziali, per una migliore prevenzione e gestione delle problematiche di salute degli anziani».
Il punto salute «per superare i lunghi tempi di attesa della sanità pubblica e i costi elevati delle prestazioni private che di fatto negano la prevenzione a milioni di Italiani» ha detto l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. «Anche la Missione 6 del Pnrr rileva la necessità di puntare sul potenziamento dell’assistenza di prossimità – ha spiegato -, soprattutto nelle aree interne che sono più povere di servizi, e in quelle in cui la popolazione è più anziana».