Ascoli Piceno-Fermo

Le apparve la Madonna per 25 volte: Piceno in lutto, addio alla veggente di Gimigliano

Anita Federici aveva 88 anni e da tempo si era trasferita in provincia di Cremona. La Vergine le comparve davanti, la prima volta, nel 1948

Anita sulla roccia dell'apparizione

VENAROTTA – Era conosciuta come la ‘veggente di Gimigliano’, in quanto nel 1948 ebbe ben 25 apparizioni della Madonna proprio nel paese che si trova nel comune di Venarotta, nel Piceno. Si tratta di Anita Federici, che all’epoca era una ragazzina di appena tredici anni. E’ morta nei giorni scorsi, a Ostiano, in provincia di Cremona, il luogo nel quale si era trasferita dopo essersi sposata, negli anni Sessanta. Aveva 88 anni.

La vicenda

Il ‘mito’ di Anita, però, ha fatto il giro del mondo e ha contribuito a far conoscere ovunque il santuario di Gimigliano. La sua scomparsa, appresa nel Piceno solo nelle ultime ore, ha addolorato tutti coloro che l’avevano conosciuta quando era bambina, appunto, e viveva nel paesino venarottese. Il 18 aprile del 1948, la Santa Vergine apparve per la prima volta alla piccola Anita, una contadina tredicenne afflitta da una malattia agli occhi, su una rupe tufacea. La Madonna invitò la ragazzina, che stava raccogliendo legna nel bosco, a pregare per la conversione dei peccatori, parlandole nel dialetto locale. Maria le riapparve altre 25 volte, sino a quando, il 23 maggio 1948, le diede la corona della penitenza e del dolore. Le apparizioni della Madonna furono precedute da quelle di un angelo nei giorni 3, 4, 9,1 0 e 11 aprile 1948. L’angelo aveva cinque o sei anni, era molto bello, pieno di luce e raccomandò alla veggente di pregare molto e di recarsi da Padre Pio. La sera del 18 aprile 1948 Anita si trovava sul luogo dove le era apparso l’angelo, quando la Madonna, circondata da quattro angeli, le si mostrò all’improvviso. Tutti le sorridevano, mentre la veggente si impaurì. Maria le fece cenno di avvicinarsi, poi la accarezzò e le mise a posto i capelli. Quindi le diede tre segreti ed altrettanti l’angelo. Ella, inoltre, le dettò i nomi dei bambini da invitare sul luogo a pregare. Anita tentò di farsi suora, ma la sua salute glielo impedì. Frequentò le magistrali, diplomandosi nel 1961. L’anno successivo si sposò con l’insegnante elementare Fiero Ruggeri, trasferendosi in provincia di Cremona.