ARQUATA DEL TRONTO – Anche l’ultimo tassello è stato correttamente posizionato. Ora, il complesso mosaico della ricostruzione post terremoto, nel Piceno, può finalmente diventare realtà. Ieri, infatti, nel borgo di Arquata, il comune della provincia ascolana che più di ogni altro è stato devastato dal sisma del 2016, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità i piani di recupero delle sette frazioni perimetrate.
L’incontro
Dopo i saluti istituzionali del commissario Giovanni Legnini, del subcommissario Fulvio Soccodato e dell’ex assessore regionale e ora senatore Guido Castelli, il sindaco Michele Franchi ha presentato il piano, la cui approvazione è stata votata favorevolmente da tutti i presenti. «Voglio ringraziare i pianificatori dello studio Mate Boeri, l’ufficio tecnico del comune di Arquata, la struttura commissariale e l’ufficio speciale della ricostruzione – commenta il sindaco Franchi -. Un ringraziamento a tutti i consiglieri comunali, ai dipendenti del Comune, alle associazioni del nostro territorio e a tutti i cittadini. Un pensiero va alle persone che non ci sono più e una dedica speciale al nostro ex sindaco Aleandro Petrucci, che si è battuto insieme a noi. Il prossimo obiettivo, adesso, sarà l’approvazione dell’ordinanza speciale delle frazioni perimetrate, ma abbiamo avuto forti rassicurazioni in merito. La strada è in discesa e tutti insieme ce la faremo». Soddisfatto, ovviamente, anche il senatore Guido Castelli. «Molto è stato fatto ma moltissimo resta da fare per restituire il meritato futuro a queste terre martoriate – conferma l’ex assessore regionale ed ex sindaco di Ascoli -. Senza questo provvedimento, la ricostruzione non potrebbe partire davvero. Sentivo il dovere di esserci. Ero ad Arquata il 24 agosto del 2016 e ci sono stato anche ieri».