ARQUATA DEL TRONTO – Il prossimo 24 agosto, dunque tra poco più di un mese, saranno trascorsi sei anni da quella terribile notte del 2016, quando il terremoto seminò morte e distruzione in tutto il centro Italia, distruggendo anche il piccolo borgo piceno di Arquata. La ricostruzione, in paese, stenta ancora a decollare, nonostante le varie ordinanze firmate dal commissario straordinario Giovanni Legnini. Ad imprimere una forte accelerazione alle varie pratiche, però, ci sta pensando l’assessore regionale Guido Castelli, che questa mattina ha fatto il punto della situazione insieme allo stesso Legnini e al sindaco arquatano Michele Franchi.
«Con i vertici dell’ufficio speciale ricostruzione e la struttura commissariale ci siamo confrontati sull’attuazione dell’ordinanza speciale atta a ridare vita al borgo che ha più pagato le conseguenze del terremoto del 2016 – spiega proprio Castelli -. Le demolizioni di 24 edifici del centro storico prenderanno il via entro la fine agosto, propedeutiche alla fase di ricostruzione che seguirà. Al tempo stesso si lavora allo studio di prefattibilità tecnica che porrà le basi al futuro di Arquata, alla ordinanza speciale per Pescara del Tronto e ad una nuova ordinanza per il centro storico del capoluogo. Siamo davanti a una grande mole di lavoro, ma dobbiamo dare risposte definitive, nell’imminenza di quello che è il sesto anniversario dal dramma del 24 agosto 2016». «Faremo il massimo per velocizzare le varie operazioni – prosegue il sindaco di Arquata, Michele Franchi -. I nostri cittadini meritano risposte. Ormai sono passati sei anni da quella notte che ha scombussolato la vita di tutti noi».