Ascoli Piceno-Fermo

Arquata del Tronto: tre milioni dalla Regione per i lavori nella frazione di Colle, a due anni dalla frana. Castelli: «Intervento concluso entro l’estate»

Il sindaco Michele Franchi: «Finalmente si sblocca un intervento molto atteso da parte della nostra popolazione»

Il Colle di Arquata del Tronto dove è avvenuto l'incidente

ARQUATA DEL TRONTO – Una questione ormai annosa, quella relativa alla frana di Colle, la frazione di Arquata che miracolosamente è rimasta in piedi dopo il terremoto del 2016. A marzo del 2020, a causa del maltempo, ci fu la caduta di grandi massi e detriti lungo la strada, che provocò il blocco temporaneo del transito e il conseguente isolamento del paese. Il costone di roccia che costeggia la strada provinciale, poco prima dell’arrivo in paese, nel corso degli anni ha più volte messo a repentaglio la viabilità, rischiando di causare seri danni anche alle persone. Adesso, finalmente, si intravede la conclusione dell’intervento per la messa in sicurezza della frazione, prevista per l’estate.

Il progetto

«I lavori di consolidamento, risanamento e riduzione del rischio idrogeologico sono prioritari – conferma l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli -. Per questo la Regione ha sbloccato fondi per quasi tre milioni di euro. L’intervento, molto atteso nonché particolarmente complicato, si prospetta quindi risolutivo. Dopo la fase progettuale e la partenza, il team operativo sta lavorando senza sosta per garantire il rispetto dei tempi, con l’avanzamento dei lavori che sta procedendo in anticipo rispetto al cronoprogramma». In cabina di regia ci sono l’ufficio speciale per la ricostruzione e il genio civile delle Marche, quest’ultimo nelle vesti di soggetto attuatore, col team guidato dagli ingegneri Stefano Babini, direttore dei lavori, David Brachetti, Alessandro Calvani, il geometra Giuseppe Loffreda e gli architetti Ernesto Tambroni ed Alessandro Spadea. «L’aspetto più importante, sicuramente per chi a Colle ci vive, ci torna o ci lavora, ribadisco essere quello relativo alle tempistiche – continua Castelli -. Se tutto filerà per il meglio entro l’estate dovrebbero essere portate a termine tutte le opere principali mirate a garantire la sicurezza della strada e, di conseguenza, del paese. Anche e soprattutto in vista della stagione più a rischio da questo punto di vista, cioè quella invernale caratterizzata da forti piogge, nevicate e maltempo». Tra le misure pianificate per porre rimedio al fronte franoso, il posizionamento di barriere trasversali e paramassi, tutto modellato con sistemi informatici appositamente predisposti con software evoluti in grado di ipotizzare le varie traiettorie di caduta.

Le parole del sindaco di Arquata, Michele Franchi

Soddisfatto il sindaco di Arquata, Michele Franchi. «Finalmente – spiega il primo cittadino – si intravede la luce anche per quanto riguarda questo progetto. Siamo convinti che, pian piano, tutto il nostro territorio verrà ricostruito, ma siamo anche consapevoli del fatto che ci vorrà tempo. Per quanto riguarda il post terremoto, adesso, il problema principale è rappresentato dal fatto che non si trovano ditte disponibili a prendersi carico dei lavori, in quanto impegnate con il superbonus e con altri cantieri. Speriamo che la situazione possa migliorare il prima possibile – conclude Franchi – e che si possa accelerare nel processo di ricostruzione a sei anni, ormai, dal terremoto del 2016».