ARQUATA DEL TRONTO – La ricostruzione ‘materiale’ di Arquata, il borgo piceno devastato dal terremoto di sette anni fa, sta entrando finalmente nel vivo, dopo una lunga attesa, e molte famiglie hanno già avuto la possibilità di rientrare nelle proprie abitazioni originarie, lasciando le casette. Tante altre, invece, potranno farlo nel corso dei prossimi mesi. La ricostruzione ‘spirituale’ e sociale, invece, richiede forse tempi più lunghi, perché la pandemia ha complicato le cose: per tre anni, infatti, molte manifestazioni culturali, folkloristiche e aggregative, che un tempo si svolgevano in paese, non sono state riproposte e, in questo modo, si è rischiato di perdere parecchie tradizioni.
Il programma
Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Franchi, della Pro Loco, che da poco ha rinnovato il direttivo, e delle altre associazioni del territorio, quest’anno sarà però possibile riproporre alcuni di questi momenti. A cominciare da quello più imminente, la storica fiera del Primo Maggio, in programma lunedì nella frazione di Borgo. Tanti gli stand che verranno allestiti nel villaggio delle casette di ‘Borgo 1’, da quelli espositivi a quelli gastronomici: il tutto, ovviamente, tra musica dal vivo, un buon bicchiere di vino, tanta voglia di stare insieme e trascorrere in allegria la giornata di festa. Una sorta di ripartenza, per Arquata, dal punto di vista sociale e aggregativo.
Il sindaco
«Invito tutti a partecipare – spiega il sindaco Franchi -. Speriamo che le condizioni meteo possano essere clementi, visto che le previsioni non sono ideali. Per la popolazione arquatana sarà una bella occasione di festa, una giornata per ritrovarsi tutti insieme e degustare i prodotti tipici della zona, dalla fava e il pecorino fino ai funghi. Ci aspettiamo la presenza, oltre che degli abitanti di Arquata, anche di numerosi turisti e curiosi. Mi auguro che tutte le nostre tradizioni vengano mantenute e la fiera del Primo Maggio è proprio una di queste. Un tempo, gli arquatani, approfittavano di questo giorno per andare a comprare tutto ciò che era necessario per la piantumazione dei propri orti, in vista della bella stagione».