ASCOLI PICENO – Con la sua squadra giallo blu, “Facciamo Goal alla Disabilità – Polisportiva Borgo Solestà” ha vinto la finale regionale del campionato Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale (DCPS). Per il secondo anno consecutivo, gli atleti ascolani rappresenteranno le Marche alle finali nazionali di Tirrenia (Pisa) il 23, 24 e 25 maggio.
«Non è solo una qualificazione. È il segno che quando si crede in un progetto, quando si costruisce qualcosa con amore e rispetto, i risultati arrivano», raccontano dalla Polisportiva Borgo Solestà. «Ogni allenamento, ogni caduta, ogni risata… ci ha portati fin qui. E non ci siamo mai sentiti soli. Accanto a noi, come sempre, ci sono le nostre famiglie, i volontari, gli educatori, i tecnici, gli amici. Sono loro la nostra forza invisibile. Questo campionato DCPS ci ha regalato emozioni difficili da spiegare a parole. Perché non parliamo solo di calcio, ma di dignità, di opportunità, di gioia vera. Il nostro pallone rotola con l’energia di chi ha voglia di esserci, di chi ha deciso di non restare ai margini, di chi ha capito che la diversità è un valore».
Gli atleti paralimpici sono i veri eroi di questa impresa. Si chiamano Alessandro, Giovanni Paolo, Riccardo, Mirko, Matteo, Fabio, Jerome, Cristhian, Riccardo, Francesco, Michael, Fabio, Gino, Andrea, Arbin, Cristian, Kevin, Nicholas e Piergiorgio. «Diciannove cuori, diciannove storie, un solo grido: il calcio è di tutti”, spiegano ancora alla Polisportiva.
Insieme a loro, lo staff tecnico e quello organizzativo che crede nel progetto e lo guida con passione e dedizione: Oscar Massi, Vincenzo Ferranti, Francesco Melchionna, Massimo Zampini, Antonello Lepidi, Luca Vannicola, Marco Giorgi, Antonio Silvestri, Valeria Matteucci, Paolo Armillei, Giorgia Ferranti, Sara Capriotti, Mariano Nociaro.
«A Tirrenia – spiegano – porteremo le Marche nel cuore. Ma soprattutto, porteremo la nostra storia. Una storia che parla di inclusione, di possibilità e di uno sport che può – davvero – cambiare il mondo. Pronti a scendere in campo. Pronti a lottare. Pronti, ancora una volta, a fare goal alla disabilità».