Ascoli Piceno-Fermo

Un ascolano sul podio mondiale: medaglia d’argento per il pistard Francesco Ceci

L'atleta ha partecipato alle gare paralimpiche dei Campionati del Mondo di ciclismo su pista, in corso a Glasgow

Francesco Ceci in pista

ASCOLI – Ha sfiorato il tetto del mondo, dopo essere stato fermo per quasi due anni. Il secondo posto ottenuto, però, ha ugualmente il sapore dolce dell’impresa e rappresenta un motivo di vanto e di lustro per tutto il Piceno. L’atleta ascolano Francesco Ceci si è laureato vicecampione del mondo, nel quartetto misto di tandem paralimpico, ai Mondiali di ciclismo su pista che si stanno disputando a Glasgow, in Scozia.

La storia

Il 33enne, che nella vita di tutti i giorni è agente penitenziario al carcere del Marino, decise di lasciare lo sport agonistico nel settembre del 2021. A gennaio di quest’anno, però, i tecnici del Comitato Paralimpico gli hanno proposto di fare la ‘guida’ del tandem ipovedenti nelle specialità veloci della pista. E lui ha accettato, con entusiasmo. Anzi, nel giugno scorso, a Fiorenzuola, dopo quasi due anni di stop, ha ottenuto il 34esimo titolo ai campionati italiani. «Per vari motivi avevo deciso di chiudere la mia carriera, ma alla richiesta dei tecnici della nazionale non ho saputo dire di no – racconta Ceci -. E devo ammettere che è stato giusto così. Sono davvero felice perché, dopo tanti titoli italiani, sono riuscito anche a portarmi a casa una medaglia mondiale. In finale abbiamo perso contro i britannici ma non c’è rammarico. Siamo contenti per questo risultato, che condivido insieme a Stefano Meroni, ragazzo ipovedente che arriva da vicino Como e che ha girato in coppia con me, e con le ‘azzurre’ Chiara Colombo ed Elena Bissolati. Era un quartetto misto, quindi il merito è di tutti. L’ultimo Mondiale lo avevo disputato nel 2020 e tornai a casa senza medaglie. Stavolta, invece, mi sono tolto una bella soddisfazione».    

L’ambizione

Il sogno, adesso, è quello di partecipare alle Paralimpiadi di Parigi, nell’estate del 2024. «Ci sarà prima il Mondiale di Rio de Janeiro – spiega l’atleta ascolano -. Se riuscissimo a ottenere un buon risultato anche lì, allora andremo alle Paralimpiadi di Parigi. Molto dipenderà da cosa faremo in Brasile. Lavoreremo per farci trovare pronti».                                                                                                                                            

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