Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli accoglie un nuovo diacono: dal Togo arriva Fra Brice

Ha 40 anni ed è entrato nel convento di San Francesco d'Assisi. Lo scorso anno ci furono invece due neo sacerdoti

Fra Brice Patchassi

ASCOLI – Arrivò ad Ascoli esattamente un anno fa, per unirsi in fraternità con i frati del convento di San Serafino. E proprio qui, oggi (venerdì 11 ottobre) è stato ordinato diacono dal vescovo Gianpiero Palmieri nel corso di solenne cerimonia presieduta dallo stesso presule. Si tratta del 40enne Fra Brice Patchassi, originario del Togo e frate cappuccino della Custodia del Benin. Grande festa, dunque, per la diocesi ascolana e per l’intera famiglia dei Padri Cappuccini.

Il racconto

«Sono nato in Togo, un piccolo paese dell’Africa occidentale, nel 1984 – racconta il neo diacono -. Vengo da una famiglia poco praticante tanto che io da piccolo non ero stato nemmeno battezzato. Papà, paracadutista, avrebbe voluto per me la carriera militare e questa sarebbe stata la mia strada se non avessi conosciuto il Signore Gesù grazie alla scuola cattolica che frequentavo. Ho conosciuto i frati partecipando ad un cammino ‘la route de l’Evangile’. Un percorso a piedi della durata di due settimane nel Nord del Togo durante il quale ho sentito ancor più chiaramente la chiamata del Signore. Affascinato dalla figura di San Francesco di Assisi, ho frequentato il noviziato cappuccino nel 2014 per arrivare a professare in modo perpetuo i voti di povertà, castità e obbedienza nel 2022. Da circa un anno sono in Italia e attualmente di fraternità nel convento di San Serafino. Accompagnato dai miei confratelli mi sono impegnato ad imparare l’italiano così da potermi mettere a servizio della comunità a gloria di Dio. Da subito mi sono sentito accolto in diocesi come un figlio – conclude Fra Brice Patchassi – e colgo l’occasione per manifestare la mia riconoscenza al vescovo Gianpiero Palmieri che mi ha ordinato diacono». La crisi delle vocazioni, nel Piceno, si percepisce come in ogni altra parte d’Italia, anche se lo scorso anno due giovani vennero ordinati sacerdoti: don Luca Censori e don Matteo Mantenuto. Anche quella fu un’occasione di festa e di soddisfazione per la diocesi ascolana.

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