ASCOLI – Sono più di 100 i soggetti del territorio, pubblici, privati e del terzo settore, che nel corso degli ultimi anni hanno stipulato Convenzioni con l’Ambito Territoriale Sociale XXII-comune capofila di Ascoli Piceno, per l’attivazione di progetti di Tirocinio di Inclusione Sociale (TIS), disciplinati dalla DGR 539/2018. «Questa tipologia di intervento è rivolta a persone in carico ai servizi sociali che si trovano in una condizione di vulnerabilità sociale, abitativa ed economica. Sperimentandosi in contesti nuovi, le persone hanno l’opportunità di riattivarsi, accrescere l’autostima, spesso minata dalla situazione che stanno vivendo, ampliare la propria cerchia di conoscenze, acquisire autonomia e nuove competenze», spiega l’amministrazione.
Questo strumento si realizza sulla base di un progetto condiviso tra il tirocinante, il soggetto promotore (che si configura nell’ATS XXII), il soggetto ospitante e il servizio che ha la presa in carico del tirocinante, e si inserisce all’interno di una serie di azioni che vengono messe in campo con l’obiettivo di favorire il processo di empowerment. Come previsto dalla normativa regionale, l’ATS XXII attiva inoltre dei progetti TIS in collaborazione con i servizi sanitari competenti laddove si è in presenza di una disabilità, fisica o psichica. Vengono svolte équipe mensili tra i referenti dei servizi sanitari (UMEA e CSM), l’ufficio Tirocinio dell’ATS XXII e gli assistenti sociali referenti per i comuni dell’ATS XXII, con lo scopo di individuare il contesto organizzativo, tra quello dei soggetti ospitanti convenzionati, più idoneo a sviluppare determinate competenze e abilità della persona in carico. «Una preziosa collaborazione, che si è consolidata nel corso degli anni, è quella con il Centro per l’Impiego di Ascoli Piceno, il cui coinvolgimento diventa fondamentale soprattutto nel momento in cui sia possibile favorire un’inclusione non solo prettamente sociale ma anche lavorativa, di soggetti disabili».
Ieri, 9 marzo, alla lista dei soggetti ospitanti convenzionati si è aggiunta la Pfizer, la multinazionale che ha uno stabilimento proprio nel territorio ascolano. «Questo risultato significativo è stato il frutto di un lavoro condiviso in cui si è cercato di far convergere esigenze aziendali e pubbliche per favorire attivamente l’inclusione sociale. La vision dell’azienda, che mira ad implementare politiche di inclusione con una particolare sensibilità rivolta alle politiche di parità di genere, si è infatti ben integrata con i progetti di inclusione promossi dall’ATS XXII».
«I TIS – ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti – rappresentano un tassello fondamentale dell’azione che, come amministrazione, stiamo portando avanti sul doppio fronte del lavoro e dell’inclusività. Il fatto che ora anche la Pfizer si sia unita all’elenco dei soggetti che hanno stipulato convenzioni con l’Ambito territoriale sociale XXII è un segnale importante, che ci spinge ad andare avanti sulla strada intrapresa. Vogliamo dare a tutti la possibilità di sentirsi pienamente inseriti nella comunità e questi tirocini rappresentano un momento importante di tale processo». Il tirocinante, dopo un periodo di formazione e informazioni sui modelli e protocolli aziendali adottati, potrà sperimentarsi all’interno di un’azienda, sotto la guida e la supervisione di un tutor aziendale.
«I tirocini di inclusione sociale rivestono una grande importanza, perché rappresentano un’attività lavorativa a disposizione dei soggetti più fragili del nostro territorio», ha aggiunto l’assessore ai Servizi sociali, Massimiliano Brugni. «È per questo motivo che, come amministrazione, vogliamo ulteriormente incrementare una formula vincente, che permette a queste persone di poter avere anche un’occupabilità nel mondo del lavoro».
«Siamo davvero orgogliosi di entrare a far parte di questo progetto – ha affermato Rossella Bruni, direttrice e ad dello stabilimento Pfizer – Mi complimento con tutti i soggetti istituzionali che sin da subito hanno creduto al valore sociale costituito dal supporto alle persone più fragili. Molto spesso si tratta di donne che vivono situazioni di violenza e disagio, ed è molto significativo che questa firma arrivi il giorno dopo l’8 marzo. Come donna, che dirige un importante stabilimento produttivo di una multinazionale del farmaco, che da sempre crede nei valori della diversità ed inclusione e dove quasi la metà dei dipendenti è donna, vi confermo che siamo a disposizione per aiutare concretamente chi ne ha più bisogno».