ASCOLI – «L’esempio del vescovo venga seguito anche dalla Quintana». L’appello arriva dal segretario provinciale del Pd piceno e consigliere comunale Francesco Ameli, a seguito delle parole pronunciate da monsignor Gianpiero Palmieri in occasione dell’incontro organizzato con i giornalisti per la ricorrenza di San Francesco di Sales. Il presule, in vista delle prossime elezioni comunali, ha invitato tutti coloro che intendono candidarsi a lasciare le eventuali cariche ricoperte nei consigli pastorali parrocchiali e in quello diocesano. Dichiarazioni, comunque, che in città hanno stimolato accese discussioni e suscitato riflessioni. Soprattutto da parte dello stesso Ameli, che si è congratulato espressamente con il vescovo.
La proposta
«Le parole del vescovo, che da un lato auspica l’impegno di noi cattolici in politica e dall’altro ritiene necessario che ci sia un disimpegno nei ruoli dirigenziali nella diocesi onde evitare situazioni inopportune – spiega Ameli -, sono state elemento di riflessione rispetto a quanto accaduto in consiglio comunale circa l’incompatibilità con i ruoli direzionali all’interno della Quintana e dei sestieri. Non ne voglio fare una questione di parte, per quanto io rappresenti in maniera determinata un soggetto politico, ma quanto una questione di opportunità. Ovvero l’opportunità del consiglio comunale di trovarsi in sintonia con l’azione della diocesi».
«In tal senso – prosegue Ameli -, insieme ai colleghi avevamo proposto degli emendamenti al regolamento dell’Ente che mirava proprio ad evitare quella commistione tipica di una politica che dovrebbe invece tendere ad essere migliore. Abbiamo ritenuto infatti che gli eletti non dovevano far parte di comitati di sestiere o comunque di organi di ‘indirizzo’ al fine di evitare, appunto, commistioni inopportune».