ASCOLI PICENO – Comportamenti irrispettosi nel campo di gioco e sugli spalti. Non è purtroppo la prima volta che le forze dell’ordine registrano casi di violenza – fisica e verbale – nel mondo dello sport; questa volta nei guai sono finiti cinque giovani coinvolti in episodi avvenuti alla fine del 2019 e all’inizio del 2020 quando ancora era possibile partecipare alle partite.
Il provvedimento, a firma del questore di Ascoli Piceno Paolo Maria Pomponio, è scattato nei confronti di un 20enne di San Benedetto tesserato con una società sportiva iscritta al campionato juniores di calcio; il giovane è responsabile di aver sferrato un pugno all’arbitro al termine di una partita avvenuta alla fine del 2019.
Il 20enne, dopo il triplice fischio finale dell’arbitro, non contento del risultato della partita, ha prima apostrofato il direttore di gara in malo modo e poi gli ha sferrato un pugno alla schiena tanto che l’arbitro era stato trasferito al pronto soccorso e aveva riportato alcuni traumi.
Nei giorni scorsi la Questura di Ascoli Piceno ha notificato il daspo al giovane calciatore che per 12 mesi non potrà più prendere parte a nessuna partita della propria squadra.
Nei mirino della Polizia ascolana sono finiti anche altri quattro giovani; tre tifosi dell’Anconitana e uno della Juve Stabia. Nel primo caso durante una partita svoltasi al Ciarrocchi di San Benedetto, i tre supporter della squadra dorica si sono avvicinati alle paratie metalliche che separano il settore ospite dai locali e hanno iniziato a sputare e lanciare oggetti contro i tifosi della squadra di casa. Il loro comportamento è stato filmato dai poliziotti della Scientifica e la Divisione Polizia Anticrimine ha notificato ai tre il provvedimento del Daspo firmato dal Questore; per un 35enne, che aveva anche tentato di valicare la recinzione e aveva anche lanciato fumogeni nel settore ospite, il divieto di ingresso allo stadio sarà di due anni mentre per gli altri due – un 27enne e un 28enne – di dodici mesi.
Nei guai è finito anche un 19enne di Vico Equense ma residente a Castellamare di Stabia che ha raggiunto il capoluogo ascolano lo scorso febbraio per seguire la partita della Juve Stabia. Il giovane, dopo aver oltrepassato il filtraggio ai cancelli, ha spintonato uno steward per cercare di far entrare – invano – nello stadio i suoi amici senza essere controllati. Anche in questo caso sono state fondamentali le telecamere che hanno ripreso tutto e che hanno permesso di identificare il giovane partenopeo; anche per lui divieto di ingresso allo stadio per un anno.