ASCOLI – «No alla privatizzazione dell’acqua». Una ventina di associazioni e comitati cittadini hanno manifestato questa mattina davanti la sede del Ciip, la spa a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico in 59 comuni dell’Ascolano e del Fermano. Obiettivo quello di contestare sia la qualità dell’acqua che viene fornita ai residenti, che soprattutto le scelte che l’azienda sembrerebbe aver fatto per il prossimo futuro.
A partire da un accordo con l’Iren – un gruppo da 4 miliardi di fatturato, quotato in Borsa – per la costituzione di un newco che dovrebbe ampliare la sfera di azione del Ciip. Facendolo entrare nei servizi ambientali e dei rifiuti, e snaturando così – secondo i manifestanti la missione stessa della società territoriale.
«Con questo progetto – ha detto Massimo Rossi, coordinatore del Tavolo piceno per l’acqua bene comune – si tradisce il risultato del referendum del 2011 che ha sancito come questo bene fondamentale non possa ssere privatizzato. Noi pretendiamo che Ciip migliori la qualità del servizio ma anche che chiarisca quali siano i sui programmi per il futuro. Perchè l’accordo con l’Iren è stato secretato? E che nesso c’è tra questa operazione e l’acquisto di un terreno da parte del Ciip per farci un’altra discarica? ».
I manifestanti chiedono trasparenza sui progetti dell’azienda
Legambiente, comitati di tutela e associazioni locali hanno chiesto trasparenza ad un’azienda che negli ultimi anni ha registrato utili ripetuti per almeno 6 milioni di euro, e che quindi non si comprende perchè si lanci in avventure imprenditoriali che sarebbero secondo loro «rischiose» e potrebbero avere conseguenze rilevanti per decine di migliaia di utenti dei Comuni di due province. Tutto questo – hanno ribadito Rossi e i rappresentanti degli altri organismi, invece di «investire per ammodernare la rete di captazione e distribuzione dell’acqua sul territorio, a vantaggio di tutta la comunità».
Da qui anche la richiesta esplicita, da parte degli intervenuti, affinchè il Ciip da società per azioni torni ad essere un consorzio idrico, gestito con criteri diversi. Spiccava comunque questa mattina, che alla manifestazione non era presente alcun sindaco del territorio, nei Comuni più grandi – Ascoli, San Benedetto, Fermo – né di quelli minori, comunque interessati al problema idrico in questione. Sindaci che del Ciip attuale – organismo presieduto da lungo tempo dal fermano Pino Alati – sono gli azionisti principali.