ASCOLI – Un modo nuovo per tenere pulita la città e le sue aree verdi. È quello che è stato avviato ad Ascoli nelle ultime settimane. Associazioni, imprese e gruppi di cittadini hanno adottato alcuni spazi del capoluogo, e si occuperanno della loro cura e manutenzione.
Tutto ciò in convenzione con l’Amministrazione comunale, che ha emanato un apposito avviso per realizzare l’obiettivo di coinvolgere i residenti nell’attuare un decoro costante di aiuole e giardini pubblici, ma anche spazi adiacenti fontane storiche o piccole piazze. Sono 18 in totale, al momento le aree affidate a singoli, organismi e sodalizi locali per compiere il lavoro, scegliendo volontariamente le zone da gestire e curare. Il tutto per una durata media di tre anni, fino al dicembre 2023.
Ci sono alcune imprese di costruzioni che hanno adottato intere piazze, come quella di San Tommaso, nel centro storico, o ad anche Piazza Matteotti, mentre altre gli spazi adiacenti alcune chiese, come quella di San Gregorio Magno, una delle più antiche della città. Ma anche Corpi bandisti e associazioni che hanno fatto lo stesso in frazioni del capoluogo, come Venagrande, od anche il borgo intatto di Casteltrosino, che ospita un’importante Necropoli longobarda.
L’Avis comunale di Ascoli per esempio, si occuperà della piccola aiuola verde antistante la Cattedrale di Sant’Emidio, alla fine di Corso Umberto. Uno spazio ridotto ma molto significativo dal punti di vista turistico e d’immagine, perchè vicino al punto d’accesso pedonale a Piazza Arringo e a tutto il centro storico: «Saremo responsabili della sua gestione e cura quotidiana – conferma Stefano Felice, coordinatore Avis – preservandolo da vandalismi e abbandoni, a favore di tutti i cittadini».
Come gli altri organismi, potremo apporre sul posto una nostra piccola targa, per segnalare il nostro impegno per la comunità.
Insomma, piccoli impegni localizzati ma dal grande valore simbolico, e che messi insieme potrebbero aiutare molto a mantenere alta la vigilanza su molte aree della città, soggette ad incuria o danni di vario genere. E questo per collaborare proprio con l’Amministrazione comunale che evidentemente si trova in difficoltà ad assicurare questo tipo di servizio sul territorio, in tempi difficili come quelli attuali.