Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, aumento dell’acqua, le opposizioni alzano la voce: «Porteremo la questione in consiglio»

Il Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Prospettiva Ascoli e Ascolto & Partecipazione alzano la voce sull'approvazione della delibera che prevede l'aumento dell'acqua

ascoli

ASCOLI PICENO – « Chiediamo al sindaco Fioravanti di venire in consiglio comunale e spiegare ai cittadini le motivazioni per le quali ha scelto di aumentare le tariffe dell’acqua del 25%, un aumento che partirà sin dai prossimi giorni al quale si aggiungerà poi un ulteriore aumento. Crediamo che questa scelta sia incomprensibile, considerato il momento di difficoltà economica che stiamo vivendo, un aumento del quale non troviamo giustificazioni non avendo conoscenze di quelli che saranno gli investimenti che la Ciip vorrebbe fare. Ad oggi sappiamo solo che i cittadini bevono acqua di scarsa qualità. Grazie ai nostri consiglieri, chiederemo la convocazione di una Commissione controllo e garanzia alla quale inviteremo anche il presidente della Ciip per sapere cosa intendono fare. La scelta dei comuni di destra di aumentare l’acqua del 25% per tutto il territorio di Ascoli e Fermo è una sciocchezza e su questo promettiamo battaglie».

Così si sono espressi i gruppi consiliari di opposizione del comune di Ascoli, in merito all’approvazione della delibera che prevede l’aumento delle tariffe dell’acqua. 

Prospettiva Ascoli

«Alcuni sindaci hanno presentato un emendamento che va a mitigare e non cancellare gli aumenti stimati intorno al 25%, scaglionati in due semestri ma comunque sempre del 25%. Ad oggi abbiamo il conguaglio del 2022 è bloccato, anzi è ritardato a giugno. L’aumento andrà a gravare su famiglie ed imprese. Per far fronte a queste problematiche, alcuni sindaci stanno cercando soluzioni in modo da aiutare i cittadini, altri invece hanno votato a favore degli aumenti. Come mai in questi anni sono stati sbandierati utili su utili e invece di utilizzarli per aiutare le famiglie, è stato scelto di aumentare le tariffe? Considerando che la Ciip è un’azienda florida, per un momento così delicato, poteva mettere da parte delle risorse a disposizione dei cittadini», ha detto Francesco Viscione, capogruppo di Prospettiva Ascoli che ha ribadito la sua contrarierà in merito all’aumento dell’acqua.

Movimento 5 Stelle

Oltre al problema dell’acqua, c’è anche quello dei depuratori. Come sostiene Massimo Tamburri, del M5s: «Numerosi cittadini di Villa Sant ‘Antonio sono stremati dalla questione legata ai cattivi odori attribuiti all’impianto di depurazione di Campolungo. In tutto ciò si parla di utili, di investimenti ma le soluzioni ai problemi dei cittadini sono molto lontane».

Ascolto & Partecipazione

 «Mi dispiace constatare ancora una volta che i fatti non hanno avuto seguito alle belle parole. Si era parlato tempo fa di investimenti e poi non li abbiamo visti mentre la qualità dell’acqua rimane quella. A fronte di tutte queste problematiche e di captazioni di cui non c’è ancora traccia, nonostante siano state richieste più volte dai comitati, dalle associazioni e dai cittadini, l’inaugurazione delle casette non risolve di certo il problema. I cittadini hanno bisogno e noi come consiglieri abbiamo il dovere di essere informati, visto che quest’informazione non sarà gratuita, considerato l’aumento dell’acqua che sarà del 25%, che si somma agli altri già in atto e alla crisi economica. Per il nostro contesto cittadino, non erano queste le promesse che il presidente della Ciip aveva fatto alla cittadinanza e a tutto il bacino di utenze. Siamo felici degli investimenti e degli utili, ma una società a cui partecipano tutti i sindaci, dovrebbe preoccuparsi in primis della salute e del benessere dei cittadini ai quali è indirizzato il servizio. A noi risulta incomprensibile di come una società, fiore all’occhiello e vanto dell’amministrazione pubblica di questo territorio, oggi non riesca a far fronte a queste problematiche. Sulla base di quali costi i nostri aumenti sono 6 volte di quelli di Macerata? Il sindaco dovrà spiegarci le ragioni di questo aumento e quali possono essere le soluzioni alternative e nel caso perchè non sono state prese in considerazione» ha ribadito Massimo Speri, di Ascolto & Partecipazione.

Partito Democratico

Infine, Francesco Ameli , capogruppo del Partito Democratico ha chiesto chiarezza sulle ragioni di questo aumento. «Nelle delibere c’è scritto che l’aumento previsto è così suddiviso: per il 2022 dell’8,45%, per il 2023 del 7,5% e per il 2024 del 7, 3%. Questi dati non sono stati cambiati, ma l’emendamento votato dai sindaci è difatti “una supercazzola”. Fioravanti pensando di potersi prendere gioco degli altri sindaci, non ha fatto altro che dire che se tutto va bene non verranno tolti gli aumenti ma verranno rateizzati a partire da giugno e tra sei mesi. Anzi non sono gli aumenti ma il conguaglio che verrà congelato mentre gli aumenti rimarranno gli stessi. Io mi chiedo, con quale coraggio il presidente dell’Aato nonchè sindaco di Ascoli, andrà a raccontare ai cittadini le motivazioni che hanno portato all’aumento delle bollette  e con quale coraggio il presidente della Ciip andrà a sostenere tali scelte? Come mai nel Piceno e nel Fermano ci sarà un aumento dell’acqua del 25% mentre nelle altre province marchigiane l’aumento sarà solo del 4%? C’è qualcosa che non torna. Per questo, chiediamo che Fioravanti ci spieghi, con un confronto pubblico. le motivazioni che hanno portato a questo incremento. Se non vorrà farlo,  presenteremo un’interrogazione, così da aprire un “faro” sulla questione».

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