ASCOLI – Quasi la metà – il 43% in totale – dei distributori di carburante della provincia di Ascoli sono risultati irregolari in quanto alle norme sulla trasparenza dei prezzi. È quanto è stato verificato dalla Guardia di Finanza nel corso di controllo sulle attività in questione effettuate negli ultimi mesi e in prossimità delle festività natalizie.
Le violazioni maggiori e le sanzioni
Le violazioni più rilevanti – 16 casi complessivi – hanno riguardato l’irregolare pubblicizzazione dei prezzi praticati (cartelli stradali con cifre diverse da quelle poi erogate all’atto del rifornimento di carburante) e l’omessa comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati. La Guardia di Finanza ha per questo redatto verbali con sanzioni che arrivano fino a 3.094 euro.
Verifiche dirette e segnalazioni dei cittadini
Gli impianti ispezionati nel Piceno dalle Fiamme Gialle sono stati scelti sulla base di un’analisi che ha tenuto conto sia delle informazioni raccolte dai Finanzieri, sia delle segnalazioni arrivate dai cittadini.
L’attività, tuttora in corso, rientra in un piano messo a punto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza per il periodo delle festività, e mirato a contrastare condotte fraudolente come l’erogazione di quantitativi di prodotto inferiori a quelli risultanti dalle apposite colonnine o il mancato rispetto degli obblighi in tema di corretta trasparenza e informazione all’utenza sui prezzi praticati.
Ai cittadini e agli automobilisti le Fiamme Gialle consigliano di accertarsi bene dei prezzi reali praticati negli impianti di stribuzione, prima di rifornirsi. E nel caso di situazioni poco chiare, di segnalare il tutto al numero 117 o presentare un esposto al più vicino reparto del Corpo.