ASCOLI PICENO – La notizia, ormai, era nell’aria, dopo le tante vicissitudini avvenute negli ultimi mesi: sono in arrivo i commissari alla Provincia di Ascoli Piceno dopo che il consiglio provinciale ha deliberato ieri (mercoledì 10 luglio) il dissesto. Ciò a seguito della delibera della Corte dei Conti delle Marche che aveva accertato il mancato raggiungimento del riequilibrio finanziario dell’ente. Della gestione corrente e futura, compresa l’erogazione di servizi e progettualità si occuperà il presidente Loggi.
Il commento
«Molti impegni di spesa sono legati al Pnrr, ai fondi post sisma, fondi ministeriali e comunitari e sono pertanto a destinazione vincolata e non toccati dal dissesto – spiega Loggi -. La Provincia non cambierà quindi la rotta e sarà impegnata a portare avanti investimenti e cantieri per rendere le scuole più sicure e funzionali e migliorare le condizioni di percorrenza della viabilità provinciale».
Nelle relazioni della Corte dei Conti e dei revisori dell’ente si evidenzia come il dissesto parte da molto lontano con un iter fortemente condizionato dal continuo susseguirsi di interventi legislativi che hanno inciso sull’originario Piano di riequilibrio economico-finanziario, compresa la sentenza della Corte Costituzionale che ha impedito una rimodulazione più favorevole nel tempo del ripianamento dell’ente.
In una nota Loggi precisa che «la delibera della Corte dei Conti fotografa la situazione fino al 2022 dove, peraltro, i numeri presentano un netto miglioramento ulteriormente ampliato con il conto consuntivo 2023 e le relative azioni correttive del 2024 poste in essere da questa amministrazione provinciale. Tanto è vero – conclude – che la Provincia non è più un ente con parametri strutturalmente deficitari e il conto economico 2023 si chiude con un utile di esercizio di oltre 5 milioni e 548 mila euro. Nonostante questi risultati, la Provincia si trova in dissesto».