ASCOLI – Arrivano anche ad Ascoli i primi provvedimenti contro il personale sanitario che non si è ancora vaccinato. La direzione dell’Area Vasta 5 ha sospeso dal ruolo dodici medici del territorio. La decisione è stata adottata dopo che agli interessati erano state inviate lettere per ottenere un chiarimento della loro posizione, oltre eventuali certificazioni che ne escludessero l’obbligo.
La procedura che è arrivata alla sua fase finale, è stata attuata con la collaborazione dell’Ordine dei Medici. Uno degli specialisti che è stato sospeso, sarebbe comunque già andato in pensione.
A rischio la posizione di 4 infermieri
A quanto si apprende, anche 4 infermieri che hanno rifiutato la vaccinazione – non ottemperando all’obbligo previsto dal decreto 44/2021 -, sarebbero nel mirino della direzione sanitaria dell’Area Vasta 5 di Ascoli. Una valutazione della loro situazione, prima di adottare provvedimenti nei loro confronti, verrà svolta da un apposita commissione interna. Si deciderà caso per caso per ognuno degli operatori sanitari coinvolti nella vicenda, anche in base alle documentazioni presentate dai dipendenti stessi dell’Asur. Non è escluso che per loro si scelga una linea più morbida, e cioè quella di un trasferimento ad altre mansioni o incarichi.
In due mesi mille lettere di richiamo
Negli ultimi due mesi la direzione dell’Av5 aveva fatto partire un migliaio di raccomandate indirizzate al personale sanitario e amministrativo delle strutture del Piceno, non ancora vaccinato. E questo proprio per invitare gli operatori ad adeguarsi alle normative per il settore, esposto a maggiori rischi rispetto ad altri comparti. La maggior parte dei dipendenti «richiamati» ha poi avviato il percorso di vaccinazione, evitando conseguenze per la propria posizione lavorativa e professionale.
Ma molti altri però non si sono adeguati, e per loro sono state attivate le procedure di esame delle certificazioni e delle risposte arrivate alla direzione sanitaria. Alcuni hanno anche spedito all’Area Vasta 5 delle diffide, preparandosi forse ad attivare delle cause legali. Il braccio di ferro tra autorità sanitaria e dipendenti non vaccinati sembra comunque, ormai verso una fase di conclusione.
Da segnalare infine in tema di covid 19 che il consigliere regionale Anna Casini – eletta ad Ascoli – ha chiesto che vengano ridotti i costi per i test antigenici rapidi.