ASCOLI – Il nuovo anno, appena cominciato, è quello che porterà alle elezioni amministrative in diversi Comuni del Piceno. Tra questi, spicca Ascoli. Nel capoluogo, infatti, i cittadini torneranno alle urne, a giugno, per eleggere l’amministrazione comunale. A sei mesi esatti dalla tornata elettorale, dunque, l’occasione è sicuramente quella giusta per fare il punto della situazione in un territorio, quello ascolano, che ormai da trent’anni è amministrato dal centrodestra e nel quale la sinistra, storicamente, fa molta fatica. Ma quando si vota, si sa, tutto può sempre accadere.
I contendenti
Il sindaco uscente, Marco Fioravanti, che secondo alcune indiscrezioni sarebbe pronto anche ad affrontare una carriera da parlamentare, si ricandiderà per il secondo mandato. Eletto per la prima volta nel 2019, vincendo al ballottaggio contro Piero Celani, anch’egli candidato per il centrodestra che all’epoca si presentò alle elezioni spaccato in due, Fioravanti è sicuramente favorito per la prossima sfida alle urne. Come spesso accade ad Ascoli, il candidato di centrodestra verrà appoggiato da almeno una decina di liste civiche che, numericamente, dovrebbero garantirgli i favori del pronostico. A sfidare Fioravanti sarà il cardiologo Emidio Nardini, proposto come candidato sindaco dalle forze di centrosinistra, che si sono unite e che hanno coinvolto nella propria alleanza anche il Movimento Cinque Stelle. Nardini, nel 2019, si candidò alla carica di primo cittadino a capo della lista civica ‘Ascolto e Partecipazione’, arrivando al 10 per cento. La sensazione, però, è che stavolta possa ottenere un maggior numero di consensi, ma sarà dura battere la concorrenza di Fioravanti. Al momento, dunque, ad Ascoli sembra proliferarsi una sfida a due, ma non è escluso che entro la fine di gennaio possa scendere in pista anche un terzo candidato.