Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, è emergenza clochard: chiude la casa di accoglienza Sant’Emidio, i senzatetto trasferiti al Ferrucci

Nell'edificio gestito dal Comune, dalla diocesi e dalla Caritas verranno accolti alcuni profughi ucraini nei prossimi giorni

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ASCOLI – È emergenza abitativa, per i senzatetto, ad Ascoli. Lo scorso 30 aprile, infatti, è scaduto il bando che consentiva di accogliere le persone bisognose nella casa di accoglienza Sant’Emidio, di proprietà della diocesi. Nel periodo invernale, dal mese di ottobre fino a sabato scorso, dunque per sei mesi complessivi, sette persone sono state accolte nella struttura per trascorrere al caldo la notte, non disponendo di una casa né di un altro posto in cui andare.

La problematica 

La casa di accoglienza, oltre che dalla diocesi, è stata gestita anche dal Comune e dalla Caritas, in sinergia con le altre associazioni di volontariato presenti sul territorio. Dal primo maggio, dunque, è stato necessario trasferire altrove gli ospiti della struttura. Peccato, però, che gli stessi clochard non erano a conoscenza della scadenza del termine per poter soggiornare e la maggior parte di essi si è trovata in grande difficoltà. Va detto, comunque, che da parte del Comune e della diocesi c’è stato un confronto urgente per trovare una soluzione, anche se è una signora, ospitata nella struttura, ha rifiutato di trasferirsi al ricovero Ferrucci, che si trova nel quartiere di Borgo Solestà. Alla fine, la donna è stata destinata a un bed&breakfast cittadino, dove sta trascorrendo le notti in attesa di un’altra e definitiva destinazione.

I profughi

La casa di accoglienza Sant’Emidio, ora, verrà destinata a un utilizzo diverso: già dai prossimi giorni, infatti, la struttura riceverà i profughi che sono ancora in fuga dall’Ucraina a causa della guerra. Nella casa, infatti, ci sono sei posti letto, con un bagno e altri servizi di prima necessità. Non è escluso, comunque, che una volta terminata l’emergenza profughi, la struttura non possa tornare di nuovo ad ospitare i clochard.