ASCOLI PICENO- Un incontro per parlare ancora volta della Ferrovia Salaria, la linea di collegamento trasversale tra il Tirreno e l’ Adriatico. Un tema dibattuto da molto tempo, che risolverebbe sicuramente il problema infrastrutturale di due aree del Centro Italia e che aiuterebbe anche le zone colpite dal sisma del 2016 a risollevarsi dopo le numerose difficoltà. Ieri 3 novembre ad Antrodoco, alla presenza delle diverse istituzioni locali e regionali, si sono aperti degli spiragli importanti per dare il via allo studio di fattibilità che dovrebbe partire nel mese di dicembre.
Si tratta di un intervento voluto da molti che ha come obiettivo principale quello di risollevare e ripopolare tutti quei territori devastati dal terremoto, trattandosi dell’unica infrastruttura strategica che permetterebbe di collegare le diverse regioni del Centro Italia alla Capitale.
Gli interventi degli amministratori locali
Come ha spiegato il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti: «Continuiamo a far sentire la nostra voce per veder realizzato un progetto ambizioso come quello della Ferrovia Salaria. Ad Antrodoco abbiamo incontrato alcuni rappresentanti della Rete Ferroviaria Italiana, per far capire loro l’importanza di un’arteria che permetterebbe di collegare la Dorsale Adriatica con quella Tirrenica, valorizzando e dando nuovo impulso ai fantastici borghi dell’entroterra che si trovano nel cuore del nostro Paese. Come primo firmatario del Manifesto della Ferrovia Salaria, insieme ai sindaci e ai cittadini delle aree interessate, continuerò questa battaglia necessaria a contrastare l’isolamento infrastrutturale dei nostri territori».
Presente anche il neo assessore regionale allo sviluppo economico e all’agricoltura, Andrea Maria Antonini: « La Ferrovia Salaria è sicuramente un’opera strategica per la nostra regione. Un’obiettivo molto ambizioso e mai come questa volta il territorio è compatto e determinato a portarlo avanti. Attendiamo il Lazio che a breve andrà al voto, per vedere chi saranno gli amministratori per quanto riguarda le infrastrutture e allo sviluppo economico e poi come regione, ci muoveremo per incontrarci e organizzarci per spingere la Rete Ferrovia Italiana a dare avvio allo studio di fattibilità. Ricordo che ci sono 40 milioni di euro stanziati da parte della Commissione Bilancio del Senato che devono essere utilizzati per realizzare studi di tratte ferroviarie legate alle zone sismiche. Ancora una volta vogliamo sottolineare le ragioni del nostro territorio e l’importanza di avviare lo studio di fattibilità utilizzando parte di questi fondi».