Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, “finto incidente della figlia”: truffata una persona. Nei guai 2 giovani

La vittima è stata contattata telefonicamente a casa da un finto maresciallo che ha raccontato dell'incidente (anche questo inventato) accaduto alla figlia. Il fatto è successo ad Ascoli

Anziano, (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

ASCOLI – La polizia di stato della Questura di Ascoli Piceno sventa in città l’ennesima truffa del “finto incidente”, per cui sono sospettati due giovani napoletani. Questi i fatti. Nella tarda mattinata dello scorso sabato 5 ottobre, sono pervenute alla Sala Operativa della Questura di Ascoli Piceno più segnalazioni di tentativi di truffa nei confronti di persone anziane residenti in diversi quartieri della città. Come da collaudato protocollo, le informazioni del caso venivano subito comunicate al personale della squadra mobile che poco dopo intercettava e bloccava nell’A.S Piceno sud del R.A. 11, una vettura a noleggio a bordo della quale viaggiavano due giovani residenti nel napoletano.

Sottoposti a perquisizione, i due venivano trovati in possesso della somma in contanti, in banconote da 50, di 3.000 euro e di un prezioso orologio d’oro, dei quali non sapevano dare contezza alcuna. Gli accertamenti svolti dagli agenti presto portavano a ritenere che potesse trattarsi del corpo di reato della truffa realizzata pochi minuti prima nei confronti di un anziano ascolano. L’uomo era stato contattato telefonicamente nella sua abitazione da un soggetto che fingendo di essere il maresciallo della locale stazione dei carabinieri raccontava di un incidente stradale nel quale una giovane ragazza, la figlia, aveva subito gravi lesioni. Lo stesso faceva credere all’anziano che se egli avesse pagato una somma, cospicua, di danaro, sua figlia, sarebbe stata subito rimessa in libertà. Altrimenti arrestata.

Il “finto maresciallo” quindi informava la vittima che presto sarebbe stata contattata dall’avvocato della compagnia assicurativa della figlia, con il quale avrebbe dovuto concordare ogni cosa. Subito dopo, in effetti, l’anziano riceveva una telefonata da un altro dei truffatori, che, appunto fintosi avvocato, lo informava che un suo collaboratore di lì a poco avrebbe suonato alla sua porta per prelevare danaro e preziosi. Cosa avvenuta puntualmente. Stanti le risultanze dell’attività d’indagine esperita i due giovani napoletani sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno in relazione al reato di truffa in concorso. Grande la gioia dell’anziana vittima della truffa, che non aveva ancora avuto il tempo materiale di denunciare l’accaduto in ufficio di polizia, allorché veniva informato che tutti suoi averi erano stati recuperati.

Continua dunque senza sosta l’attività di contrasto della Questura di Ascoli Piceno alle truffe di tal genere che, purtroppo, ancor oggi mietono vittime tra gli anziani. Non più tardi di una settimana prima, infatti, ancora gli uomini della Squadra Mobile di questo capoluogo, in seguito ad un altro caso di truffa, del tutto analogo a quello di sabato scorso, patito da un’anziana del posto, erano riusciti, mediante un’indagine tempestiva, ad individuare un’autovettura su cui viaggiavano altri due individui che, sottoposti a controllo dai colleghi del Commissariato di P.S. di Avezzano, venivano trovati in possesso di gioielli e denaro ritenuti essere provento del citato reato.

Anche in quel caso l’attività d’indagine posta in essere aveva portato al deferimento di due giovani, una donna ed un uomo provenienti entrambi da Napoli, alla Procura della Repubblica ascolana. L’esito delle attività di cui sopra, oltre ai deferimenti all’A.G. degli indiziati dei reati posti in essere, ha permesso alla locale Divisione Anticrimine di emettere le conseguenti misure di prevenzione previste dalla normativa vigente.

Dal mese di settembre, peraltro, il citato ufficio Anticrimine a conferma della pressante attività di prevenzione espletata ha emesso 10 Fogli di Via Obbligatori.