ASCOLI – Sì al biodigestore, no alla nuova discarica. Anche Italia Viva interviene sulla questione dei nuovi impianti di trattamento dei rifiuti previsti nel Piano d’ambito provinciale, approvato ad inizio ottobre. Un piano che dà il via libera ad Ascoli ad un nuova discarica cosidetta “Vasca 0″ nel sito dell’Alto Bretta, sulle colline a nord del capoluogo e ad un impianto di biodigestione invece nell’area di Relluce, più vicina alla vallata del Tronto e sempre nel territorio ascolano.
Le polemiche sulla “Vasca 0”
Soprattutto la discarica che si va ad aggiungere alle altre già insistenti nella stessa area, ha sollevato una grande alzata di scudi da parte di comitati di cittadini, ambientalisti, e forze politiche di minoranza in consiglio comunale. Tanto che il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti – che ha approvato il Piano insieme a San Benedetto ed altri comuni del Piceno – si è visto costretto a convocare un’assemblea pubblica per discutere del progetto e cercare di modificarne i contenuti, con future osservazioni o contando sull’ipotetico annullamento degli atti della Provincia di Ascoli a causa del fatto che sono stati firmati dal presidente Sergio Fabiani, decaduto dalla carica per la mancata conferma a sindaco di Montegallo.
Biodigestori soluzione avanzata UE
Italia Viva di Ascoli appoggia la battaglia politica contro la Vasca 0 dell’Alto Bretta ma ritiene giusta la realizzazione di un biodigestore a Relluce. «Come forza politica progressista, libera da condizionamenti politici di
coalizione – spiegano la coordinatrice provinciale Maria Stella Origlia e tre esponenti dei comitati locali – su un tema così importante e sensibile per il quale peraltro l’Europa ci impone un netto cambiamento di rotta, ribadiamo il proprio convincimento a che gli impianti di Biodigestione vengano realizzati (in netta condivisione con la posizione di Legambiente) e che si ponga fine alla creazione di nuove discariche, così come indicato dalla Ue. Gli impianti di biodigestiore sono tecnologicamente all’avanguardia e sicuri sotto ogni punto di vista, e, tenuto conto dell’assenza degli stessi nel nostro territorio, questi vanno realizzati in un’ottica di risparmio e di ottimizzazione del
sistema rifiuti in generale».
Adottare soluzioni realistiche per i rifiuti
Per gli esponenti renziani, quando si parla di rifiuti bisogna «abbandonare falsi idealismi ed illusioni ed essere realisti nelle soluzioni e nelle alternative da proporre. Occorre pensare a interventi che investano in un sistema integrato di prevenzione e di gestione per lo smaltimento o per la trasformazione, e non si può continuare ad investire, come oggi avviene sulle discariche, né tantomeno pensare che tutto sia esclusivamente riciclabile».
Dunque no alla nuova discarica ma si all’implementazione di «impianti di pre-trattamento dei rifiuti indifferenziati che riconvertando il TMB di Relluce in una moderna piattaforma super tecnologica senza il trattamento della frazione organica (eliminando in questo modo i cattivi odori) per la sola selezione multimateriale (plastiche, vetro e alluminio); I TMB di nuova generazione – affermano gli esponenti di Italia Viva – arrivano a produrre fino al 10% di scarti da portare a discarica contro circa il 70% prodotti da TMB tecnologicamente obsoleti».