ASCOLI – Ascoli è in lutto. Se ne è andato, a 75 anni, uno dei personaggi più caratteristici della città. Si tratta dell’artista Enzo Marinelli, scomparso ieri sera, 21 luglio. Scultore, ceramista e pittore: era un personaggio eclettico, spesso anche bizzarro, ma benvoluto e amato davvero da tutti. Ogni giorno passeggiava per il centro cittadino e non rinunciava mai a regalare un sorriso a chiunque gli passasse davanti. Vestiva sempre in maniera colorata e riusciva, anche con il suo atteggiamento, a infondere sempre tranquillità e un pizzico di serenità a tutti.
La carriera di Marinelli
La sua carriera artistica, più di cinquant’anni fa, cominciò nella cosiddetta “Fama”, ovvero la fabbrica ascolana di maioliche artistiche, che si trovava in rua dei Fiori, nel centro cittadino, ed era capitanata da Nello Giovanili. Partecipò a decine di concorsi, non solo nazionali ma anche di stampo internazionale, ottenendo anche numerosissimi premi e riconoscimenti di grosso calibro. Nel 1971 si aggiudicò, ad esempio, il noto premio artistico “Il sole d’oro”. Alcuni dei suoi quadri vengono custoditi gelosamente nei ristoranti, nelle pizzerie e nei bar della città. Infatti, Enzo spesso si divertiva a realizzare delle opere, ovviamente straordinarie, da donare proprio ai titolari delle attività cittadine. A patto, però, che le mettessero in bella mostra.
Il Palio
Marinelli era molto legato anche alle tradizioni ascolane. Non a caso, nell’ormai lontano 1976, realizzò il Palio della Quintana (all’epoca si correva solo l’edizione di agosto, dedicata al Patrono). Il drappo passò alla storia della rievocazione perché, stranamente, si trattava di un’opera in gesso intarsiato, dunque assolutamente pesante da trasportare durante il corteo storico. A vincerlo fu il sestiere di Sant’Emidio, che in quell’occasione trionfò con lo storico cavaliere Gianfranco Ricci. Insomma, riuscì a mettersi in evidenza in ogni campo, anche nella realizzazione del Palio della Quintana. Enzo Marinelli, d’altronde, era così. Diverso da tutti. Aveva un cuore d’oro e un animo puro. Se ne va un personaggio che, in cuor suo, ha contribuito a scrivere la storia della città. Un uomo che è stato testimone di tempi che non torneranno più. Un grande artista, che ha dato tanto ad Ascoli e che, come spesso capita, forse ha ricevuto poco dalla sua città. Ma resterà per sempre nei cuori di quanti lo hanno conosciuto.