ASCOLI – Acquistato con i fondi del Pnrr per un importo di circa 282mila euro, ma con costi di installazione a carico del bilancio aziendale, l’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli può ora contare su un nuovo mammografo. Si tratta, tra l’altro, di un macchinario con tomosintesi, ovvero dotato di una tecnologia di ultima generazione che permette uno studio stratigrafico della mammella con un risultato diagnostico più efficace rispetto alla mammografia convenzionale. La nuova apparecchiatura sostituisce il vecchio apparecchio del 2009 che era in dotazione all’ospedale ascolano.
Lo strumento
Le caratteristiche più significative del nuovo macchinario, il cui avvio clinico è previsto per domani (venerdì 31 maggio) con l’effettuazione dei primi esami, sono: la qualità dell’immagine, elevata e uniforme, sia per le scansioni 2D, sia per le scansioni 3D, la particolare attenzione all’ergonomia della paziente e alla gestione della dose dei raggi e il fatto che permette di eseguire l’esame con il mezzo di contrasto per avere una valutazione della mammella che individui efficacemente la presenza di neoplasie. «La nuova apparecchiatura – spiega il direttore dell’unità operativa complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli, Fabio D’Emidio – consente un innalzamento del livello del comfort per le pazienti che devono eseguire la procedura bioptica stereotassica. Con questo mammografo è possibile eseguire biopsie in tomosintesi e con il mezzo di contrasto procedure che permettono di andare progressivamente a sostituire le biopsie in guida con la risonanza magnetica e che attualmente si effettuano in pochissimi centri».