Ascoli Piceno-Fermo

Ad Ascoli è tempo di “Palio degli arcieri”: l’atteso appuntamento al campo dei giochi

I sestieri si daranno battaglia fino all'ultima freccia per portare a casa il drappo realizzato dalla fermana Lucia Postacchini

La presentazione del Palio degli arcieri

ASCOLI – Una sfida all’ultima freccia. Si alza il sipario sulla 28esima edizione del ‘Palio degli arcieri’, in programma domani sera 26 luglio alle 21, ad Ascoli, al campo Squarcia. Una manifestazione che, ormai da qualche anno, è diventata un punto di riferimento nel cartellone degli eventi legati alla Quintana e che, ad ingresso gratuito, richiamerà sicuramente migliaia di spettatori. Alla gara parteciperanno tre arcieri per ogni sestiere, i quali si alterneranno in quattro diversi giochi per aggiudicarsi il Palio, realizzato dall’artista fermana Lucia Postacchini. Si comincerà con il tiro allo scudo, poi sarà la volta del tiro ai bastoni, il tiro alle tavolette e il tiro al pendolo. Infine, i migliori otto arcieri si sfideranno nella gara individuale, a eliminazione diretta, valida per l’assegnazione della ‘Brocca d’oro’.

La presentazione

«Siamo sicuri che sarà una serata molto divertente, perché il livello è alto e tutti i sestieri hanno le carte in regola per provare a vincere – spiega Raimondo Cipollini, maestro d’arceria e organizzatore del Palio -. Mi auguro che non ci siano polemiche da parte di nessuno e che possa essere un bel momento di sport, tradizione, folklore e aggregazione. Ogni anno, la gara degli arcieri è riuscita a richiamare una bella cornice di pubblico e sono certo che anche stavolta sarà così». «Ringrazio Raimondo e tutto il suo staff per l’impegno profuso in queste settimane nell’allestire la gara – prosegue il sindaco Marco Fioravanti -. Questa competizione è sempre più sentita dai sestieri ed è diventata davvero importante. C’è grande attesa, anche perché gli arcieri rappresentano ormai un elemento caratteristico e irrinunciabile della Quintana». Per quanto riguarda il Palio, nell’opera della Postacchini campeggia un arciere mentre sta scoccando la sua freccia. Sullo sfondo compare il Forte Malatesta, con gli stemmi dei sestieri in bella vista. Un drappo molto bello, così come d’altronde lo era stato anche quello della Quintana di luglio, realizzato sempre dall’artista di Fermo.