ASCOLI PICENO – «Due pezzi da Novanta» del cinema e del teatro italiani. Così li ha definiti il presidente dell’Amat Gino Troli, nel corso della presentazione dello spettacolo di prosa in cartellone domani e domenica al Ventidio Basso di Ascoli. Parliamo di Filippo Timi e di Lucia Mascino che saranno i protagonisti di Promenade de santé (Passeggiata di salute), tratto dal testo del francese Nicola Bedos.
Il regista ascolano molto emozionato
Alla regia, nel suo debutto stagionale Giuseppe Piccioni, reduce dalle fatiche del suo ultimo film girato proprio nel capoluogo piceno ed oggi apparso molto emozionato. Tanto da parlare con un filo di voce del lavoro che ha affidato a due attori di grande talento e passione, pronti anche a rischiare sulla scena per cercare un momento di verità.
«Preparare questo spettacolo è stato bello e divertente, ma anche faticoso – ha detto il regista ascolano -. Lo abbiamo costruito e vissuto molto intensamente, e per questo mi auguro che piaccia al pubblico pur non trattando temi di attualità».
E il testo di Bedos, pieno di insidie psicologiche e possibile chiavi di lettura, racconta infatti la vicenda di una ninfomane e di un erotomane che si incontrano per caso in una clinica per guarire dalle loro malattie. E così, tra commedia e dramma si riconoscono e si innamorano, superando nel sentimento quel desiderio eccessivo che li aveva divorati. «Che senso ha parlare di amore nell’era post covid ? si è chiesto Piccioni : ≪Per me significa tornare a parlare di vita».
Un maestro delle sfumature della voce
Forse poi nessuno meglio dell’esuberante Filippo Timi e dell’affascinante Lucia Mascino poteva provare a dare sostanza ed energia vera a questa opera. Con l’esperienza e il carattere che li contraddistingue, ma anche con quella capacità di rappresentare sul palco le sfumature della voce e del volto tanto care a Piccioni: «Lui è un maestro in quest’arte – ha sostenuto l’attrice nel corso dell’incontro con la stampa – e sa far esprimere agli attori quel senso di intimità che può fare la differenza».
Parole chiare di apprezzamento al regista ascolano, che sono state anche quelle di Timi , espresse con quel tono guascone che a tratti ha vivacizzato l’atmosfera troppo seriosa della presentazione dello spettacolo: «Lui è uno dei pochi che sa farsi amare dagli attori, e molti devono a proprio a lui la carriera che poi hanno fatto».
Un elogio dell’opera di un maestro del cinema a cui Ascoli deve molto, anche solo per la narrazione poetica dei luoghi e degli scorci più belli della città in molti suoi film.
A ringraziare Giuseppe Piccioni ci ha pensato anche l’assessore alla cultura Donatella Ferretti, la quale ha anche ricordato la bella notizia recente della riapertura dei teatri al massimo delle loro capacità, già da lunedi 11 ottobre. Il teatro Ventidio Basso potrà così tornare ad essere il cuore pulsante delle attività culturali ed artistiche della città delle cento torri.