ASCOLI PICENO – È stato celebrato oggi ad Ascoli Piceno, nella caserma “Colle San Marco”, sede del Comando Provinciale, il 246° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. La ricorrenza delle Fiamme Gialle è stata l’occasione per tracciare il resoconto dell’attività condotta dai Reparti del Comando Provinciale di Ascoli Piceno: nel 2019 eseguiti 1.586 interventi; 118 le indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile. Quattro i casi di evasione fiscale internazionale; 47 i furbetti del fisco.
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi diffusi sul territorio nazionale. Un’azione che, nel corso del 2019 si è concretizzata, nel territorio di riferimeto, nell’esecuzione di 301 interventi ispettivi e di 30 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione) e di denunciare 42 soggetti.
Il valore delle proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e Iva è di 17.353.249 euro.
I casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale, manipolazioni dei prezzi di trasferimento e illecita detenzione di capitali all’estero, sono quattro.
Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 47 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente Euro 21.395.167 di Iva. Inoltre, sono stati verbalizzati 16 datori di lavoro per aver impiegato 40 lavoratori in “nero” o irregolari.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2019, 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica: 76 sono stati gli interventi a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 29 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 5 deleghe svolte con la Corte dei conti.
Le frodi scoperte dai Reparti si attestano su circa 112.000 euro nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 8. Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 3.697.230 di euro, a carico di 20 soggetti.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
Nel corso del 2019, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 19 soggetti. Ammonta ad oltre 16.000.000 di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto, rispettivamente, la quota di 2.114.013 di euro e di oltre 1.099.793 di euro.
Sono stati eseguiti 1.127 accertamenti a seguito di richieste pervenute dalla locale Autorità di Governo.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 5 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia di 21 persone per un importo “ripulito” di oltre 15.000.000 di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per 310.000 di euro.
Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati proposti sequestri di beni per un valore pari a 1.860.000 di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di 1.300.000 di euro.
BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19
A seguito dell’emergenza da Covid-19 le Fiamme Gialle hanno rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche online, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.
Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della Criminalità Organizzata nel tessuto economico del paese, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 11 soggetti, con beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie, di valore pari a oltre 204.500 di euro.
Circa 5.000 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia. Nei primi mesi del 2020 sono stati denunciati 6 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in 7 casi e sottoposti a sequestro oltre 26.600 di mascherine e dispositivi di protezione individuale, circa 11.500 confezioni di igienizzanti (venduti come disinfettanti). Oltre 500 mascherine sono state requisite dal Commissario straordinario, su richiesta di Reparti del Corpo e su conforme avviso delle competenti Autorità penali e amministrative, per essere distribuite a strutture della Protezione Civile, ospedali ed enti pubblici.