ASCOLI PICENO – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Leopoldo Wick, l’infermiere 57enne di Grottammare sospettato di essere l’autore di 8 omicidi e di 4 tentati omicidi ai danni di anziani ospiti della Rsa di Offida tra il gennaio 2017 e il febbraio 2019.
L’uomo, chiuso nel carcere di Marino del Tronto, dopo essere stato arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno che lo hanno prelevato nella sua abitazione il 15 giugno, ha preferito non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto davanti al Gip Annalisa Giusti in video collegamento dal Tribunale di Ascoli.
L’ex infermiere non è ancora riuscito a leggere le 3mila pagine di fascicolo che lo riguardano, «ma appena lo avrà fatto – assicura il suo legale Tommaso Pietropaolo – si metterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria».
Intanto il legale annuncia che procederà con l’istanza di riesame e «chiederemo che venga annullata l’ordinanza di custodia cautelare». Come evidenzia non sussiste né il pericolo di fuga, né la possibilità di inquinate le prove dal momento che l’uomo prestava servizio presso la piastra ambulatoriale di Ascoli Puceno, né tanto meno la possibilità di reiterazione. «Siamo fiduciosi – conclude il legale – il processo è appena iniziato, faremo il possibile per accertare la verità».
La complessa indagine, partita dalla segnalazione di una operatrice socio-sanitaria, coordinata dalla Procura, ha portato alla scoperta dei fatti: l’infermiere, secondo l’accusa, eseguiva ripetute e indebite somministrazioni di farmaci come promazina (un farmaco neurolettico), insulina (in soggetti non diabetici) e anticoagulanti, che in dosaggi non necessari o elevati, finivano per causare la morte dei poveri anziani.
Per questo è accusato di omicidio aggravato e continuato, di tentato omicidio aggravato e continuato, oltre che di lesioni gravi.
L’infermiere resta quindi in carcere.