ASCOLI – L’inaugurazione della statua dedicata al Presidentissimo dell’Ascoli Calcio, Costantino Rozzi, avvenuta lo scorso 26 dicembre, ha sicuramente contribuito a omaggiare un personaggio che ha scritto la storia della città delle cento torri, oltre che dello sport ascolano. Ma non sono mancate, in queste settimane, anche alcune polemiche. L’opera, infatti, allestita nei giardini di corso Vittorio Emanuele, non ha convinto proprio tutti. Per vari motivi.
Il gesto goliardico
Nelle ultime ore, ad esempio, è spuntato un cartello che è stato affisso da un cittadino, grande tifoso dell’Ascoli. Si tratta di Ferdinando Castellani. Nel cartello è riportato il nome di Costantino Rozzi, proprio perché sulla statua non era stato scritto quale personaggio fosse stato rappresentato. E’ vero che ad Ascoli, e tra gli ascolani, tutti conoscono Rozzi, il quale dunque non ha bisogno di presentazioni, ma è altrettanto vero che in quella zona transitano quotidianamente parecchi turisti i quali, magari, possono anche non conoscere l’ex presidente della società bianconera. Un gesto goliardico, in realtà, quello compiuto dal sessantenne, mirato però anche a evidenziare il fatto che, molto probabilmente, sarebbe stato necessario prevederla, una targa, su cui riportare il nome di Rozzi. «Alcuni passanti, un giorno, mi hanno chiesto chi fosse il personaggio rappresentato – racconta lo stesso Castellani -. Mi sono reso conto che si trattava di persone provenienti da fuori città e allora ho raccontato loro la storia di Costantino Rozzi. Allora, mi sono accorto che mancava effettivamente un cartello e ho deciso di mettercelo io. Mi auguro, però – conclude l’ascolano – che al più presto verrà sostituito da una targa vera e propria».