ASCOLI – Un ascolano di 60 anni è morto ieri sera, 26 giugno, a Castelluccio di Norcia (Perugia), precipitando con il suo deltaplano. Si chiamava Gianni Cacciatori, ed era arrivato nell’area del Monte Vettore, al confine tra Marche ed Umbria, insieme ad fratello. Esperto deltaplanista, era all’ultimo volo della giornata quando qualcosa ha gli ha impedito di controllare la vela, in fase di planaggio, facendolo schiantare a terra.
La tragedia è avvenuta sotto gli occhi di molti testimoni. Sul posto è arrivato presto un elicottero del Soccorso alpino oltre che un ambulanza, ma per il povero 60enne non c’era più niente da fare. Ora i carabinieri di Norcia stanno ricostruendo la dinamica del tragico incidente. La salma del deltaplanista è stata trasferita all’obitorio di Foligno.
La tragedia ha destato profonda impressione ad Ascoli, dove Gianni Cacciatori era molto conosciuto. La famiglia originaria di Campo Parignano, lui lavorava nell’Amministrazione provinciale ed era un appassionato della montagna oltre che di molti altri sport. Aveva giocato a calcio da ragazzo ed anche a baseball.
Poi era diventato istruttore di deltaplano, e quindi un grande frequentatore dello spettacolare altopiano di Castelluccio, metà privilegiata di tutti gli amanti di questa disciplina. Dopo tanti anni di pratica, però ieri per lui è arrivato il giorno fatale. E’ bastato un piccolo meccanismo impigliato, o forse una corrente d’aria troppo violenta in fase discensionale, per provocarne l’impatto a terra devastante. Ad Ascoli ed anche a Castel di Lama, paese dove viveva lo piangono in molti.
E proprio lo stesso presidente della Provincia di Ascoli Sergio Fabiani ha voluto ricordarlo. «A nome dell’amministrazione provinciale, dei consiglieri, dei dirigenti e del personale tutto, esprimo il più profondo cordoglio ai familiari e colleghi – spiega Fabiani – Ho avuto modo personalmente di apprezzarne le doti umane e professionali. In un settore complesso e delicato come il servizio viabilità ha svolto con competenza, senso di responsabilità e profondo attaccamento al dovere le sue mansioni di geometra di zona, a presidio delle strade poste sotto la sua cura e vigilanza. Vorrei anche ricordare l’impegno attento e incisivo profuso nell’emergenza e nella difficile fase di ricostruzione post sisma, dove ha svolto un lavoro di grande rilievo per il ripristino delle infrastrutture viarie, in collaborazione con i Comuni, gli enti e le istituzioni preposte».
Nel prossimo Consiglio Provinciale sarà osservato un minuto di silenzio in segno di omaggio e ricordo.