ASCOLI – Clamorosa protesta, quella avvenuta stanotte al carcere di Ascoli, a Marino del Tronto. I detenuti, infatti, hanno trascorso tutta la notte fuori dalle proprie celle. Una trentina, nella fattispecie, i carcerati che da ieri mattina hanno messo in atto una protesta pacifica. Da tempo i reclusi della sezione alta sicurezza del carcere di Ascoli chiedono di poter incontrare il comandante della polizia penitenziaria per discutere su aspetti che attengono lo svolgimento di alcune attività all’interno del carcere, la socializzazione e altre richieste che dovrebbero essere valutate dallo stesso comandante e dal direttore del carcere.
Il precedente
Un primo accenno lo si era avuto subito dopo Ferragosto ma in quel caso lo stato di agitazione era stato subito placato, dopo che l’ispettore di polizia penitenziaria che era in servizio in quel momento e era intervenuto, aveva informato i carcerati che il comandante era in ferie e che al ritorno lo avrebbe messo al corrente di quanto accaduto e sulla necessità di dover convocare i detenuti per il confronto. I detenuti avrebbero quindi aspettato alcuni giorni fino a ieri quando, non essendo ancora stati ricevuti, hanno messo in atto la protesta pacifica rifiutandosi di rientrare nelle celle.
Il sopralluogo
Sopralluogo del Garante Giancarlo Giulianelli a Marino del Tronto per una verifica della situazione alla luce della protesta. Nel corso della visita Giulianelli ha incontrato la direzione, il comandante della polizia penitenziaria e una delegazione di detenuti. «Al termine del confronto – sottolinea Giulianelli – la protesta è completamente rientrata. Non mancherà il mio personale impegno per cercare di trovare risposte adeguate ad alcuni problemi posti al centro dell’attenzione. C’è da dire che la struttura carceraria di Marino del Tronto è ancora sottoposta a limitazioni logistiche e presidi previsti dal 41 bis che, dopo in declassamento, non c’è più. In questa direzione è sicuramente necessario un intervento deciso che ristabilisca una situazione di normalità».
Già alcune settimane fa, riferendosi proprio alla Casa circondariale di Ascoli Piceno, il Garante aveva parlato di “situazione ormai insostenibile”, evidenziando diverse problematiche.