ASCOLI – Dopo nove anni di cadetteria, l’Ascoli retrocede in Serie C. E lo fa nel modo peggiore: battendo il Pisa in casa per 2-1 ma pagando a caro prezzo i risultati delle dirette concorrenti, Bari e Ternana, vittoriose a loro volta rispettivamente contro Brescia e Feralpisalò. Nell’ultima giornata del campionato di Serie B, la squadra di Carrera ottiene i tre punti, che sarebbero serviti per sperare: vantaggio di Botteghin nel primo tempo, poi nella ripresa il momentaneo pari toscano di D’Alessandro e poi il gol decisivo di Rodriguez. Ma è tutto inutile: il Picchio scende in terza serie.
La contestazione
Una delusione immensa per tutta la città. All’esterno dello stadio, al triplice fischio finale, è accaduto praticamente di tutto: esplosione di petardi e bombe carta, lancio di bottiglie e bulloni. L’inferno. Feroce la contestazione degli ultras, che hanno provato a sfondare i cancelli del Del Duca per entrare in sala stampa e negli spogliatoi. Passata la mezzanotte, dunque a quasi due ore dal termine della partita con il Pisa (inutile 2-1 del Picchio), non era ancora tornata la calma. All’interno dell’impianto bianconero sono a lungo rimasti dirigenti (non era presente patron Pulcinelli), giocatori (anche quelli della squadra toscana), terna arbitrale e giornalisti. La polizia, che in tenuta antisommossa ha formato un cordone davanti alla porta carraia, ha lanciato lacrimogeni per disperdere i tifosi bianconeri.
Il commento
A parlare, dopo la retrocessione, è stato il presidente Carlo Neri. Queste le sue parole: «La vittoria stasera non è stata sufficiente, rivolgo le scuse come società, unica responsabile di questa situazione, ai tifosi veri, la stragrande maggioranza di questa regione. L’Ascoli ha 125 anni di storia, non sono stati sempre tranquilli, 16 di A, 27 di B ed altri di C. Passata la delusione, la società, la squadra, il club devono subito rialzarsi e combattere, restando uniti. Abbiamo tutte le carte in regola per riportare l’Ascoli ai livelli appropriati».
I verdetti
In merito agli altri verdetti emersi dall’ultima giornata di campionato, il Como è stato promosso in Serie A, raggiungendo così il Parma. Venezia e Cremonese qualificate per la semifinale playoff, mentre Catanzaro, Palermo, Sampdoria e Brescia partiranno, negli spareggi promozione, dai preliminari. In coda, Ascoli retrocesso insieme a Feralpisalò e Lecco. Ai playout, invece, sfida tra Ternana e Bari. Questi i risultati: Ascoli-Pisa 2-1, Feralpisalò-Ternana 0-1, Lecco-Modena 2-3, Como-Cosenza 1-1, Sudtirol-Palermo 0-1, Bari-Brescia 2-0, Cremonese-Cittadella 3-0, Reggiana-Parma 1-1, Catanzaro-Sampdoria 1-3, Spezia-Venezia 2-1. Classifica: Parma 76; Como 73; Venezia 70; Cremonese 67; Catanzaro 60; Palermo 56; Sampdoria 55; Brescia 51; Cosenza, Modena, Reggiana, Sudtirol 47; Pisa, Cittadella 46; Spezia 44; Ternana 43; Bari, Ascoli 41; Feralpisalò 33; Lecco 26.