ASCOLI – Un gioiello da riqualificare e valorizzare. Si tratta della Fortezza Pia, uno dei luoghi più suggestivi di Ascoli, sempre ammirata dai turisti ma che da diversi anni versava in condizioni di degrado. Il Comune, da mesi, ha attuato un intervento di restyling, per far sì che l’antica struttura possa tornare ad essere un fiore all’occhiello per la città delle cento torri. Tanto è stato già fatto, a tal proposito, ma tanto altro c’è ancora da fare.
Il cantiere
Proprio in questi giorni, non a caso, è stato approvato il terzo stralcio dei lavori per la riqualificazione, in particolare quelli che riguardano l’area circostante la Torre del Cucco. Nello specifico, sono previsti diversi interventi. A cominciare dallo sfalcio dell’erba, dall’abbattimento e il taglio degli arbusti presenti pericolanti. Poi avverrà anche la sistemazione e il livellamento del terreno di risulta accumulato dall’acqua piovana. Previsti anche la sistemazione e il prolungamento della tubazione di scarico delle acque meteoriche, presente in prossimità del manufatto, nonché la realizzazione della recinzione di protezione per la messa in sicurezza dell’area, in continuità di quella esistente, eseguita con ‘paletti a T’ e rete romboidale plastificata.« I lavori – specifica il sindaco ascolano Marco Fioravanti – riguarderanno anche la realizzazione del corrimano, lungo il percorso della scalinata, del tipo in legno con traversa in diagonale. Ci sarà anche la sostituzione dei proiettori di illuminazione della Torre del Cucco, con modelli a led più efficienti, e l’installazione dell’illuminazione artistica per dare maggiore risalto al manufatto storico. Infine, nel progetto è prevista la realizzazione della nuova pavimentazione architettonica con effetto ghiaia lavata nei pressi della Torre del Cucco e nel piazzale antistante l’ingresso dell’ex convento dell’Annunziata».
La storia
La Fortezza Pia, per chi non avesse mai avuto modo di ammirarla, si trova proprio sul colle dell’Annunziata. Importante luogo sia dal punto di vista panoramico che dal punto di vista strategico, deve il suo nome a papa Pio IV che, nel 1560, volle farla ricostruire, aggiungendo angolati baluardi scarpati sul versante meridionale e ristrutturando anche gli altri fronti. I bastioni orientali vennero avanzati per consentire il fuoco incrociato dalle troniere per la difesa dell’ingresso. La costruzione faceva parte di un complesso sistema difensivo ed era collegata ai baluardi di Porta Romana, tramite un camminamento ricavato nella doppia cerchia muraria. La cittadella fu poi smantellata dai Longobardi e ricostruita dal Comune di Ascoli tra 1185 e il 1195. Quando la città cadde in mano a Federico II, la fortezza conobbe il nuovo triste destino dei vinti e fu demolita per la terza volta. Nel 1349, Galeotto Malatesta, signore di Ascoli, per sentirsi sicuro in una città che gli dimostrava solo ostilità, la fece già restaurare.