ASCOLI – Sono entrati nella fase conclusiva i lavori post sisma sulla chiesa del Santissimo Crocifisso dell’Icona, ad Ascoli Piceno. Si tratta di un intervento molto atteso sia dal popoloso quartiere di Porta Romana che da tutta la città, il cui contributo concesso dalla struttura commissariale è di 400milaeuro: questa chiesa, infatti, viene da sempre considerata tra le più importanti dopo la cattedrale, anche per via della presenza dello splendido crocifisso tardo cinquecentesco, ritenuto miracoloso.
Il contributo
L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena liquidato un primo acconto del contributo, pari a 114.343 euro, utile a dare compenso economico all’opera di riparazione. I danni subiti dall’edificio nell’agosto del 2016, infatti, sono stati aggravati delle successive scosse di ottobre e gennaio 2017: i più grandi sono localizzati nella parte presbiterale, in particolare al di sotto della cupola, oltre che sugli archi trionfali e sui setti trasversali. Sono inoltre presenti lesioni sugli archi delle cappelle laterali. I lavori si sono dunque concentrati sulle murature, sull’area presbiteriale e sulla lanterna. In programma anche il ripristino di tutta una serie di elementi di finitura ed il restauro degli apparati pittorici e in stucco della cupola.
La curiosità
C’è una caratteristica che distingue il Santissimo Crocifisso dell’Icona. L’edificio sacro, infatti, sorge nel luogo dove c’era una piccola chiesa che nel corso dei secoli ha subito numerose trasformazioni fino ad arrivare allo stato attuale nel 1780, grazie all’opera di Lazzaro Giosafatti. Nasce come chiesa dedicata all’icona rappresentata dal dipinto della Madonna con Bambino, di chiara origine quattrocentesca, il cui autore è ignoto. Più tardi fu intitolata al Crocifisso per via della presenza del crocifisso miracoloso, anch’esso di autore ignoto. Da qui l’intitolazione ‘Crocifisso dell’Icona’, che mette insieme i due più importanti elementi religiosi ed artistici del sito.