ASCOLI PICENO – La scrittrice ascolana Alessandra Prosperi, dopo il successo del suo primo libro “Inevitabilmente”, torna con una nuova storia.
Si tratta di un romanzo, dal titolo “La rinascita di una fenice” (edito da Booksprint) con protagonista una giovane donna. È la storia di un avvocato ascolano, Elena Carbone, che dopo le numerose difficoltà causate dal fallimento del suo matrimonio, si intreccia con quella di un uomo.
Il libro verrà presentato domani, domenica 11 dicembre, alle ore 17 presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno.
Abbiamo incontrato l’autrice Alessandra Prosperi.
Di cosa tratta il suo nuovo libro?
«”La “Rinascita di una fenice” parla della forza e del coraggio di Elena, la protagonista. Una donna che combatte ogni giorno per cercare di tenere unita la sua famiglia. Elena, e da qui il titolo, l’ho paragonata ad una fenice, simbolo di rinascita e cambiamento, che in ogni modo trova sempre l’opportunità di andare avanti e rinascere, sempre. Il giorno del divorzio, la scelta piiù difficile che potesse prendere, mentre sta andando verso il Tribunale di Ascoli Piceno, fa un incidente. Un evento che le cambierà la vita per sempre. Mi sono emozionata molto mentre lo scrivevo!».
Che messaggio vorrebbe trasmettere con la storia di Elena?
«Elena è una donna con una grande personalità. Un esempio per tutti: mai arrendersi davanti alle difficoltà ed avere sempre il coraggio di portare avanti le proprie scelte, anche quelle più brutte e dolorose. Citando San Calabrò, “bisogna vivere quando si ha voglia di vivere, sempre. Perchè il tempo passa e i rimpianti crescono e non si vive di rimpianti. Ma di ricordi, di momenti unici, di momenti di sublime piacere. Vivere quando è giusto perchè poi che senso ha rimpiangere?”»
C’è qualcosa che lega “La rinascita di una fenice”con il suo primo libro “Inevitabilmente”?
«In entrambi i libri tratto delle tematiche di cui sentiamo parlare ogni giorno. In “Inevitabilmente” parlo della lotta per salvare il posto di lavoro. Alessia, la protagonista, è una giovane imprenditrice ascolana che deve salvare l’azienda di famiglia. Nel secondo libro invece, parlo del divorzio e di tutto quello che comporta la fine di una relazione».
I suoi libri non sono autobiografici, ma quanto c’è di suo nelle sue storie?
«I miei romanzi sono storie di finzione, non c’è nulla di autobiografico ma c’è comunque qualcosa di mio: la mia città, l’amore per Ascoli, per il mio quartiere che possiamo vedere anche nella copertina, per le tradizioni, come la Quintana e Sant’Emidio, le mie passioni, come quella per l’Ascoli Calcio e il Milan. Ci sono poi alcuni aspetti delle due protagoniste, Alessia nel primo e Elena nel secondo, che mi rispecchiano sicuramente come la determinazione, la forza, la voglia di combattere senza mai mollare. Nel mio libro tratto anche della malattia, in ricordo di alcune mie amiche che purtroppo oggi non ci sono più».
Come nasce la passione per la scrittura?
«Nel 2016 ho iniziato a scrivere prendendo appunti ma a causa di alcuni impegni mi sono fermata. Ogni tanto capitava che riprendessi a scrivere poi nello scorso maggio, una volta terminato “Inevitabilmente” ho contattato la casa editrice. E da lì mi sono fatta trascinare dalla voglia di scriverne un altro».
Progetti per il futuro?
«Attualmente sto ultimando il seguito di “Inevitabilmente” ed è in corso d’opera anche la scrittura della seconda parte de “La rinascita di una fenice”. Sto valutando poi se realizzare una bella idea che ha avuto mia figlia, Sofia: un libro per bambini. Sarebbe un’occasione buona per sperimentare qualcosa di nuovo e di diverso».