Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, scissione in Provincia: tre consiglieri formano un gruppo misto

Si tratta di Borraccini, Barlocci e Tonelli, che di fatto hanno voltato le spalle al presidente Loggi: nel mirino anche il piano dei rifiuti

Il consiglio provinciale di Ascoli

ASCOLI – Tre consiglieri voltano le spalle al presidente della Provincia di Ascoli, Sergio Loggi. Il tutto, tra l’altro, nell’anno che porterà alle elezioni anche a Palazzo San Filippo. Si tratta di Giovanni Borraccini, sindaco di Rotella, Luciana Barlocci, consigliera comunale di San Benedetto, e Daniele Tonelli, consigliere comunale di Folignano. Nei giorni scorsi, infatti, è stata protocollata la costituzione di un nuovo gruppo consiliare denominato ‘Gruppo misto’. I tre consiglieri, in un documento redatto a supporto della costituzione del gruppo consiliare, evidenziano «le gravi disfunzioni registrate da questa amministrazione provinciale ed in particolare dal suo presidente che, ricordiamo, essere con la riforma delle Province l’unico organo esecutivo gestionale dell’ente».

Lo strappo

Da tempo, in realtà, i tre esponenti dell’amministrazione provinciale hanno mostrato un disagio politico profondo che mai sarebbe stato affrontato, insieme allo stesso Sergio Loggi, in termini politici. «Il presidente – spiegano Borraccini, Barlocci e Tonelli – si è gradualmente ma significativamente distaccato dai valori e dalle modalità di governo del centrosinistra. Questo modo di operare ha portato alla mancata soluzione di gravi problemi”. La scelta concretizzata dai tre consiglieri non rappresenterebbe, pertanto, una critica fine a sè stessa ma la seria intenzione di risolvere i problemi del territorio. “Per questo – commentano -, a partire dal prossimo bilancio di previsione, produrremo degli emendamenti che cambieranno in maniera profonda l’assetto di un bilancio redatto in maniera burocratica laddove invece occorre la visione politica in quanto unica strada per risolvere i problemi del Piceno. Auspichiamo che a questa iniziativa possano aggiungersi altri consiglieri provinciali. La nostra porta è aperta – concludono Borraccini, Barlocci e Tonelli -, purché se ne condividano le finalità politiche ed amministrative che vorremmo finalmente portare avanti». Nel mirino dei tre consiglieri ‘scissionisti’ sono finiti, nella fattispecie, il piano d’ambito dei rifiuti, la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la viabilità e la perdita da parte della Provincia di undici milioni di euro che sarebbero invece serviti alla realizzazione del quarto stralcio della strada provinciale Mezzina.

© riproduzione riservata